I segnali di ripresa dell’economia internazionale appaiono episodici e nel complesso i dati hanno segnalato tendenze meno positive rispetto alle attese, sia nei paesi emergenti sia in quelli avanzati. A rilevarlo è l’Istat nella “Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.”
Secondo l’Istituto, l’inflazione italiana si mantiene su tassi moderati e inferiori a quelli dell’eurozona, con un differenziale significativamente più ampio per la componente core. A giugno, l’indice del clima di fiducia dei consumatori ha mostrato una diminuzione significativa diffusa a tutte le sue componenti. Anche la fiducia delle imprese ha registrato un peggioramento. Tuttavia, se l’economia italiana appare – ribadisce l’Istituto – caratterizzata dal proseguimento della fase di debolezza dei ritmi produttivi, a questa dinamica si associano miglioramenti sul mercato del lavoro e del potere d’acquisto delle famiglie. Le previsioni per l’area dell’euro, invece, – spiega l’Istituto – indicano un possibile rallentamento nel secondo trimestre.
Ad aprile – prosegue l’Istat – l’indice della produzione industriale ha segnato una diminuzione, per il secondo mese consecutivo, interrompendo la tendenza positiva evidenziata nei primi mesi dell’anno. A maggio, è proseguito l’aumento del numero di occupati in presenza di una forte riduzione del tasso di disoccupazione.