Effettuata per tenere conto delle informazioni acquisite dall’Istat dopo la stima pubblicata lo scorso marzo. In particolare, le stime dell’anno 2019 incorporano i dati definitivi sui risultati economici delle imprese e quelli completi relativi all’occupazione. Nel 2020 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 653.577 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 1.982 milioni rispetto alla stima di marzo scorso. Per il 2019 il livello del Pil risulta rivisto verso l’alto di 3.993 milioni di euro. Così l’Istat in una nota.
Nel 2020 il tasso di variazione del Pil in volume è pari a -8,9%, invariato rispetto alla stima di marzo. Sulla base dei nuovi dati, nel 2019 il Pil in volume è cresciuto dello 0,4%, con una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima di marzo. Nel 2020 gli investimenti fissi lordi sono diminuiti in volume del 9,2%, i consumi finali nazionali del 7,8%, le esportazioni di beni e servizi del 14,0%; le importazioni sono scese del 12,9%.
Il valore aggiunto in volume è calato del 6,3% – prosegue l’Istat – nel settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, del 10,9% nell’industria in senso stretto, del 6,4% nelle costruzioni e dell’8,3% nel settore dei servizi. Nel 2020, per l’insieme delle società non finanziarie la quota di profitto è pari al 43,0% e il tasso di investimento al 21,0%. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha segnato nel 2020 una diminuzione del 2,9% in valore e del 2,6% in termini di potere d’acquisto. La contestuale marcata diminuzione dei consumi privati (-11,0%), ha generato una crescita della propensione al risparmio delle famiglie al 15,6% dall’8,0% del 2019.
L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche – conclude l’istat – in rapporto al Pil è pari nel 2020 a -9,6% (-1,5% nel 2019), con una revisione di -0,1 punti percentuali rispetto alla stima pubblicata ad aprile. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari a -6,1% del Pil.