La Banca dati indicatori territoriali per le politiche di sviluppo contiene 324 indicatori (268 + 56 di genere) disponibili a livello regionale e sub regionale, per macroarea e per le aree obiettivo dei diversi cicli delle politiche di sviluppo rilasciati nell’ambito della rete Sistan. E’ quanto emerge da una nota dell’Istat, secondo cui le serie storiche, nella maggior parte dei casi, partono dal 1995 e arrivano fino all’ultimo anno disponibile.
“La banca dati è uno dei prodotti previsti dalla nuova Convenzione stipulata tra Istat e il Dipartimento per le Politiche di Coesione (DPCoe) Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT), nell’ambito del progetto ‘Informazione statistica territoriale e settoriale per le politiche di coesione 2014-2020’ finanziato con il PON ‘Governance e capacità istituzionale 2014-2020’ – dice l’Istituto – gli obiettivi principali della Banca dati sono di disporre di dati e indicatori territoriali aggiornati per osservare i risultati via via raggiunti dalle policy nei territori, supportare eventuali riprogrammazioni delle risorse e promuovere un dibattito pubblico informato.”
Gli indicatori e i relativi dati di base sono consultabili per aree tematiche e per gli ambiti di riferimento della programmazione delle politiche di sviluppo, ovvero gli 11 Obiettivi tematici dell’Accordo di partenariato 2014-2020, le 10 Priorità del Quadro strategico nazionale (Qsn) 2007-2013 e i 6 Assi del Quadro comunitario di sostegno (Qcs) 2000-2006.
Come riporta l’Istat: “Gli Indicatori dell’Accordo di partenariato 2014-2020 sono suddivisi per Obiettivo tematico e per Risultato atteso e sono disponibili sia in un unico file compresso con estensione .zip, in modo da renderne più agevole la ricerca, sia all’interno delle altre chiavi di lettura della banca dati. Dati, metadati e indicatori sono aggiornati mensilmente (indicativamente il 20 di ogni mese, fatta eccezione per il mese di agosto) e, attraverso il flag “new” nella home page della Banca dati sono indicati gli ambiti tematici in cui sono presenti nuove osservazioni. Nei casi in cui non siano disponibili – conclude l’Istituto – tutti i dati di base necessari a costruire un indicatore a livello sub regionale, le tavole dati vengono diffuse senza l’indicatore.”