A dicembre si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, registri un calo del 2,1% rispetto a novembre, determinato da una contrazione più ampia del mercato interno (-3,1%) rispetto a quello estero (-0,2%). Lo comunica l’Istat in una nota riportando che nel quarto trimestre l’indice complessivo è cresciuto del 3,9% rispetto al trimestre precedente (+4,3% sul mercato interno e +3,4% su quello estero).
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, – prosegue l’Istituto di statistica – a dicembre gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una diminuzione congiunturale per tutti i principali settori: i beni strumentali (-3,5%), l’energia (-2,7%), i beni di consumo (-2,2%) e i beni intermedi (-1,0%).
Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 14,3% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di dicembre 2020). Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, si registrano marcati incrementi tendenziali per l’energia (+58,1%) e i beni intermedi (+27,9%), più contenuti per i beni di consumo (+11,4%); per i beni strumentali si rileva, invece, una flessione dello 0,2%.
Con riferimento al comparto manufatturiero, – conclude l’Istat – gli aumenti tendenziali riguardano tutti i settori di attività economica, ad eccezione dei mezzi di trasporto.