A partire dal mese di maggio 2022 (mese di riferimento dei dati maggio 2022) l’Istat modifica la metodologia di calcolo dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi). Per i dettagli si veda la nota metodologica allegata. La serie dell’indice ottenuto con la nuova metodologia è stata ricostruita a partire da marzo 2005 e sostituisce quella diffusa in precedenza. E’ quanto rivela l’Istat in una nota spiegando che a maggio 2022 si stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 100,0 a 102,7) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 108,4 a 110,9).
Tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in aumento. In particolare, il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più marcati passando, rispettivamente, da 97,3 a 103,6 e da 100,8 a 104,6; il clima personale cresce da 100,9 a 102,4 e il clima futuro passa da 98,9 a 99,8.
Con riferimento alle imprese, – prosegue l’Istat – nell’industria l’indice di fiducia mostra una diminuzione (nella manifattura cala da 109,9 a 109,3 e nelle costruzioni scende da 160,6 a 158,7) mentre nei servizi aumenta decisamente (nei servizi di mercato l’indice aumenta da 97,2 a 103,6 e nel commercio al dettaglio cresce da 103,6 a 105,5).
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura peggiorano i giudizi sugli ordini mentre le attese sulla produzione sono in lieve aumento; le scorte sono giudicate in accumulo rispetto al mese scorso. Nel comparto delle costruzioni tutte le componenti registrano un’evoluzione negativa. Con riferimento ai servizi di mercato, i giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari migliorano decisamente ma si registra una diminuzione delle attese sugli ordini. Infine, – conclude l’Istituto di statistica – nel commercio al dettaglio la dinamica positiva dei giudizi sulle vendite e sulle scorte di magazzino si contrappone ad un lieve peggioramento delle aspettative sul volume delle vendite future.