Il patto di consultazione Car, che raggruppa circa il 18% del capitale di Ubi banca, osserva che l’Ops di Intesa-Unipol appare “ostile, non concordata, non coerente con i valori impliciti di Ubi e dunque inaccettabile.”
I soci del Car di Ubi banca, fondazioni e famiglie di imprenditori tra i principali azionisti della banca, esprimono “all’unanimità” la loro posizione sull’Ops di Intesa San Paolo e sottolineano di dover tutelare il loro investimento e la banca con i suoi territori di riferimento, e si sono impegnati in un progetto di medio e lungo periodo. I soci considerano la banca di cui sono azionisti “sana, stabile, redditizia, ben gestita” e “riconosciuta sul mercato di riferimento”, una realtà “centrale per il sistema socio-economico del Paese”.
I pattisti del Car sono, pertanto, disponibili ad incrementare la loro quota in Ubi banca per provare a reagire all’Ops di Intesa SanPaolo. “Non escludiamo nulla”, afferma Mario Cera, del comitato di presidenza del Car. Il Car raggruppa il 18% del capitale e la soglia Opa è al 25%. “Non so cosa il board deciderà, sono liberi di decidere quel che è meglio per gli azionisti. Ci sono zero probabilità di aumentare il prezzo di offerta”. Così l’ad di Intesa Sanpaolo Carlo Messina ha risposto a una domanda di Bloomberg Tv su un eventuale rilancio se il Cda di Ubi chiederà di aumentare il ‘prezzo’.