Al 31 luglio 2021 le riscossioni da entrate contributive dell’Istituto sono pari a € 120.577 mln, con incremento di € 8.423 mln (+7,51%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, comunica l’Inps in una nota.
In particolare:
– le entrate contributive della gestione aziende si attestano a € 67.225 mln, con un incremento di € 6.340 mln (+10,41%);
– il gettito contributivo dei lavoratori autonomi è pari nel complesso a € 5.136 mln, sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente (- € 49 mln);
– le entrate della gestione separata si attestano a € 4.664 mln, con un incremento di € 669 mln (+16,76%);
– le entrate relative ai lavoratori domestici sono pari a 825 mln, con un incremento di 128 mln (+18,36%).
Focalizzando l’attenzione sull’intero settore privato (aziende, lavoratori autonomi, gestione separata, lavoratori domestici, versamenti volontari), nei primi sette mesi del 2021 le entrate contributive correnti (al netto, quindi, delle riscossioni da recupero crediti) ammontano complessivamente a € 77.940 mln, con un incremento di € 7.078 mln (+9,99%) rispetto allo stesso periodo del 2020.
La crescita delle riscossioni contributive registrate nei primi sette mesi del 2021, riporta le entrate a livelli vicini a quelli precedenti la pandemia da Covid-19: le entrate contributive complessive dei primi sette mesi del 2021 sono inferiori dell’1,49% (- € 1.830 mln) rispetto a quelle del corrispondente periodo del 2019.
Sulla base dell’attuale trend di espansione delle attività produttive – prosegue l’Inps – si stima che nel corso del 2021 le riscossioni dell’Istituto provenienti da entrate contributive possano tornare agli stessi livelli registrati nel 2019.