Nel mese di giugno, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,1% su base mensile e una diminuzione dello 0,2% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare. Lo rileva l’Istat in una nota.
I dati. A determinare l’inflazione negativa per il secondo mese consecutivo sono i prezzi dei Beni energetici (-12,1%), che sia nella componente regolamentata (-14,1%) sia in quella non regolamentata (-11,2%) confermano flessioni molto ampie. I prezzi dei Beni alimentari – si legge nella nota – continuano invece a crescere (+2,3%), con un’accelerazione di quelli degli Alimentari non lavorati (da +3,7% di maggio a +4,1%) e un lieve rallentamento dei prezzi degli Alimentari lavorati (da +1,7% a +1,2%). A registrare tassi di crescita sopra il punto percentuale sono anche i prezzi dei Tabacchi (+3,0%) e dei Servizi vari (+1,4%) che contrastano, insieme a quelli dei Beni alimentari, le spinte deflazionistiche dei Beni energetici.
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici decelerano rispettivamente da +0,8% a +0,7% e da +1,0% a +0,9%. Il lieve aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto per lo più alla crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,2%), sostenuta dai consueti fattori stagionali. L’inflazione acquisita per il 2020 – prosegue l’Istat – è pari a zero per l’indice generale e a +0,7% per la componente di fondo. Rallentano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +2,4% a +2,1%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto tornano a crescere (da una variazione nulla a +0,1%).
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) registra una variazione congiunturale nulla e una diminuzione dello 0,4% su base annua (da -0,3% di maggio), confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, – conclude l’Istat – registra un aumento dello 0,1% su base mensile e una diminuzione dello 0,3% su base annua.