Il fatturato dell’industria torna a crescere. A ottobre aumenta in termini congiunturali dello 0,6%. Nella media degli ultimi tre mesi l’indice complessivo è invece diminuito dello 0,6% rispetto alla media dei tre mesi precedenti. A dirlo è l’Istat in una nota.
I dati. Anche gli ordinativi registrano, a ottobre, – si legge nella nota – un incremento congiunturale dello 0,6%, mentre nella media degli ultimi tre mesi evidenziano una flessione dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti. La crescita congiunturale del fatturato deriva da un leggero aumento sul mercato interno (+0,4%) e uno più sostenuto su quello estero (+0,9%). Per gli ordinativi – prosegue l’Istituto – l’incremento congiunturale riflette una sostanziale stazionarietà delle commesse provenienti dal mercato interno (-0,1%) e una crescita di quelle provenienti dall’estero (+1,7%).
I beni intermedi in calo. Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a ottobre – dice l’Istat – gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali per i beni strumentali (+1,4%), per i beni di consumo (+1,0%) e per l’energia (+0,3%); i beni intermedi, invece, diminuiscono dello 0,4%. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 come a ottobre 2018), il fatturato totale cala, in termini tendenziali, – rileva l’Istat – dello 0,2%, con diminuzioni dello 0,1% sul mercato interno e dello 0,3% su quello estero.
Il maggior aumento nell’industria farmaceutica. Con riferimento al comparto manufatturiero, l’industria farmaceutica – precisa l’Istat – registra la crescita tendenziale più rilevante (+8,9%), mentre il settore delle raffinerie petrolifere registra il maggiore calo (-5,7%). In termini tendenziali, l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce dell’1,5%, con riduzioni su entrambi i mercati (-0,7% quello interno e -2,6% quello estero). Il maggior aumento – conclude l’Istituto – si registra nell’industria farmaceutica (+12,7%), mentre il calo più marcato si rileva nell’industria chimica (-5,8%).