Ad agosto 2020 i prezzi alla produzione dell’industria si stimano in aumento dello 0,1% su base mensile e in diminuzione del 3,0% su base annua. Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria registrano un incremento congiunturale dello 0,1% e un calo tendenziale del 4,0%. Anche al netto del comparto energetico, i prezzi aumentano dello 0,1% su base mensile, mentre la loro flessione tendenziale è lieve (-0,1%). Questi i dati pubblicati in una nota dall’Istat.
Il confronto. Sul mercato estero i prezzi segnano invece un calo congiunturale contenuto (-0,1%; -0,1% per l’area euro, variazione nulla per l’area non euro) e una flessione tendenziale meno accentuata rispetto a quella sul mercato interno (-0,7%; -0,7% per l’area euro e -0,8% per l’area non euro). Nel trimestre giugno-agosto 2020, rispetto al precedente, – spiega l’Istituto – i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,2%; la dinamica congiunturale è lievemente positiva per entrambi i mercati, interno (+0,2%) ed estero (+0,1%).
I dati. Nel mese di agosto 2020, fra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più elevati interessano i settori altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+1,1% mercato interno e area euro, +3,7% area non euro), computer, prodotti di elettronica e ottica (+0,9% mercato interno, +2,2% area non euro) e mezzi di trasporto (+1,9% area euro, +1,2% area non euro).
I settori più penalizzati. In flessione su tutti e tre i mercati – si legge nella nota – i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,0% mercato interno, -2,7% area euro e -21,0% area non euro), prodotti chimici (-1,8% mercato interno, -3,4% area euro, -3,7% area non euro) e metallurgia e fabbricazione dei prodotti in metallo (-1,5% mercato interno, -3,6% area euro, -2,9% area non euro). Ad agosto 2020 si stima che i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” aumentino dello 0,1% su base mensile e dello 0,3% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” – conclude l’Istat – crescono dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,2% in termini tendenziali.