A luglio 2019 si stima una dinamica congiunturale stazionaria dell’indice dei prezzi alla produzione dell’industria mentre, su base annua, si registra una contenuta flessione (-0,5%). Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria rimangono invariati su giugno 2019 e diminuiscono dello 0,8% su base annua. Al netto del comparto energetico la dinamica congiunturale è nulla, l’incremento tendenziale è pari allo 0,5%. A comunicarlo nella nota “Prezzi alla produzione dell’industria, delle costruzioni e dei servizi” è l’Istat.
Sul mercato estero. In questo contesto, la variazione congiunturale è lievemente positiva (+0,1%), anche se le aree mostrano andamenti divergenti (-0,1% per l’area euro, +0,2% per l’area non euro). – rileva l’Istituto – Su base annua si registra un aumento dello 0,3% (+0,2% per l’area euro, +0,3% per l’area non euro). Nel trimestre maggio-luglio 2019 si stima una flessione dei prezzi alla produzione nell’industria pari allo 0,9% sul trimestre precedente; la dinamica congiunturale dei prezzi è negativa sul mercato interno (-1,2%) e positiva su quello estero (+0,2%). – sottolinea l’Istat – Il settore manifatturiero che presenta l’aumento tendenziale più ampio dei prezzi alla produzione, diffuso a tutti i mercati, è la fabbricazione dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+1,4% sul mercato interno, +0,4% sul mercato estero area euro e +1,9% su quello non euro).
I settori coinvolti. Gli incrementi più rilevanti si registrano sul mercato interno per i settori dell’industria dei prodotti farmaceutici (+2,1%) e dell’industria dei mezzi di trasporto (+1,8%), sul mercato estero area euro nel settore dell’industria dei computer e prodotti di elettronica (+1,8%) e per i prodotti chimici (+1,3%), sull’area non euro per l’industria del tessile (+1,9%). – prosegue l’Istat – Tra tutti i settori, l’industria dei prodotti petroliferi è quello che registra la flessione più sostenuta sia sul mercato interno (-5,1%) che sul mercato estero (-7,9%); più marcata la diminuzione per l’area non euro (-8,1%) rispetto all’area euro (-2,5%).
Il trasporto marittimo e costiero. A luglio si stima che i prezzi alla produzione delle costruzioni crescano dello 0,8% in termini congiunturali mentre decrescano dello 0,3% su base annua. Nel secondo trimestre 2019 si stima che l’indice totale dei prezzi alla produzione dei servizi aumenti dello 0,2% sul trimestre precedente e dell’1,4% su base annua. – conclude l’Istituto – Il settore che registra l’aumento tendenziale più ampio è quello del trasporto marittimo e costiero (+13,9%); la flessione tendenziale maggiore si rileva per i servizi di telecomunicazione (-5,2%).