Non solo semplificazioni ma anche, ove possibile, mettere in atto una vera e propria “riduzione delle imposte per casistiche mirate”. Cambia così natura la proposta di legge di cui il primo firmatario è Alberto Gusmeroli, esponente della Lega, per una “nuova Imu”, che inglobi la Tasi, a cui sta lavorando la commissione Finanze della Camera.
Ad annunciare la novità di una possibile fusione tra Imu e Tasi è stato lo stesso Gusmeroli, che spiega che si tratterebbe di tagli “chirurgici” e mirati a casistiche particolari quali, per esempio i “fabbricati occupati, inagibili, sfitti”. Le riduzioni di Imu e Tasi, di cui si sta cercando di capire l’entità e trovare le coperture, non sono più quindi un tabù almeno per alcuni casi specifici.
Inoltre, si apprende, se dovessero esserci problemi nel reperimento dei fondi di copertura per l’attuazione della misura, allora si potrebbe percorre anche una strada alternativa: “in certi Comuni dove hanno più risorse, infatti, spesso non si possono fare delle riduzioni per vincoli di legge”. Ecco, la proposta consiste proprio nell’introduzione di una nuova normativa che preveda “margini di libertà maggiori nelle riduzioni delle imposte per gli enti locali“. Sta lavorando anche su questa idea, infatti, il vice-presidente della commissione Finanze della Camera, il deputato leghista Alberto Gusmeroli, che fa sapere “tra l’altro stiamo anche pensando a un percorso di riduzione graduale, nel tempo, della maggiorazione Tasi, che viene applicata in 500 Comuni, tra cui Milano e Roma“.