Il ministro Adolfo Urso ha partecipato all’Assemblea annuale di Fipe-Confcommercio “Oltre la crisi. I pubblici esercizi alla ricerca di modelli sostenibili” presso Il Tempio di Adriano, auditorium della Camera di Commercio di Roma. Lo si legge in una nota del Ministero dello Sviluppo Economico.
“Con il cambio di denominazione del Ministero e la manovra di bilancio – ha affermato il Ministro nel corso del suo intervento – metteremo subito in campo la nuova mission ovvero la promozione del Made in Italy e un provvedimento che riformerà gli incentivi affinché ci sia la possibilità di accedere al massimo delle risorse per rilanciare l’innovazione e il nostro Paese, ponendo come soggetto della nostra azione imprese e lavoratori che troveranno una casa pubblica nel Ministero”.
“Proprio per questo – ha continuato Urso – nel preparare la legge di bilancio e di stabilità il Governo ha voluto innanzitutto iniziare il confronto con le forze sindacali e con i rappresentanti dei lavoratori e poi domani avremo il confronto con l’altra faccia della stessa medaglia, con le associazioni che rappresentano le imprese e le categorie produttive. E’ da qui che dobbiamo ricominciare, dall’ascolto delle parti sociali con cui vogliamo costruire un percorso che sia finalmente una politica strategica sul piano di rilancio industriale e quindi produttivo sociale e occupazionale per il nostro paese che manca da 25 anni nel nostro Paese”.
Dopo aver ringraziato il settore del turismo e dei pubblici esercizi per aver “salvato” la crescita del Paese nell’ultimo trimestre, il Ministro ha ricordato come “il Made in Italy non sia solo un luogo dove si produce un prodotto ma un marchio di eccellenza globale e un modello di vita da presidiare con gli esercizi storici delle nostre città, parte fondamentale di questo modello. I problemi italiani non vanno affrontati di emergenza in emergenza perché non ne usciamo più. Va affrontata l’emergenza ma va affrontato in maniera strategica il problema e il problema è che dobbiamo tornare a produrre energia nel nostro Paese altrimenti non ne usciamo”.
Il ministro Urso alla platea degli imprenditori ha parlato anche di burocrazia: “Laddove l’amministrazione competente non rilascia l’autorizzazione per una attività produttiva questa deve essere avocata da altri che la devono esercitare in un tempo congruo perché uno dei problemi principali sono i tempi della burocrazia che non corrispondono alle necessità dell`impresa che deve sapere se, come e quando deve poter fare investimenti”.