“L’audizione della Corte dei Conti alle Commissioni Finanze riunite di Camera e Senato nell’ambito dell’attività conoscitiva sulla riforma fiscale, mi lascia stupito per l’ennesimo tentativo di suggerire da parte di realtà istituzionali un irrigidimento ed inasprimento della tassazione sulla casa e finanche sulla prima abitazione”. E’ quanto ha dichiarato in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro spiegando che “Fratelli d’Italia è assolutamente contraria ad ogni forma di patrimoniale, che rappresenta un disincentivo agli investimenti ed all’attrazione di ricchezza nel Paese penalizzando, peraltro, indirettamente pure i consumi”.
“Infatti, – spiega il senatore di Fratelli d’Italia – basterebbe pensare ai minori introiti per accise ed iva conseguenti ai provvedimenti sul superbollo nelle automobili, che hanno praticamente azzerato il mercato delle auto sportive, o alle minori entrate connesse ai disincentivi verso le seconde case e le abitazioni di lusso. Soltanto un intelligente uso della leva fiscale potrà garantire all’Italia una reale ripresa economica, incentivando consumi ed investimenti, che sono la conseguenza dell’attrattività di capitali, notoriamente sempre distanti da sistemi ad alta tassazione e con elevata fiscalità patrimoniale”.
“Vorremo capire – conclude de Bertoldi – come la pensa il presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi su un tema così dirimente per lo sviluppo del Paese. Vorrà dare risposte per lo sviluppo o preferirà la logica del reddito di cittadinanza, dei superbolli e delle patrimoniali come il suo -tecnico- predecessore Mario Monti?”.