Tra una pmi di Reggio Calabria e una di Bolzano, a livello fiscale, c’è una differenza di 16,8 punti percentuali. Il ‘total tax rate’ delle piccole e medie imprese che hanno la fortuna di ‘vivere’ nella città del nord sarà pari quest’anno al 53% dei profitti, mentre i compaesani del sud dovranno versare il 69,8%.
L’analisi nei comuni. E’ quanto si evidenzia nel rapporto Cna ‘Comune che vai, fisco che trovi 2019’, giunto alla sesta edizione, che analizza il peso del fisco sul reddito delle piccole imprese in 141 comuni italiani, tra i quali tutti i capoluoghi di provincia.
La classifica. A seguire Bolzano, nella classifica stilata dalla Confederazione degli artigiani, ci sono: Gorizia con il 53,1% (-0,7%), Udine con il 53,7% (-0,8%), Trento con il 54,1% (-0,9%), Belluno e Cuneo con il 54,5% (per entrambe -0,5%), Sondrio con il 54,8%, Trieste con il 54,9%, Carbonia con il 55% e Pordenone con il 55,3%. A partire dall’11 luglio di Bolzano in tutte queste città il Tax free day è stato festeggiato sempre nello stesso mese estivo. Reggio Calabria rimane il capoluogo che maggiormente tartassa le piccole imprese con un Ttr del 69,8% ma anche, va rilevato, con una riduzione del 3,6% sul 2018.
I dati. Secondo il rapporto, Bologna segue con il 68,7% (e -3,5%) e Roma con il 67% (-2,5%). A completare la decina di coda nel trattamento delle piccole imprese: Napoli con il 66,7% (-1,5%), Firenze con il 66,5v (-3%), Bari con il 65,8% (-2,7%), Catania con il 65,4% (-3,6%), Grosseto con il 65,3% (-2,9%), Salerno con il 65% (-2,3%) e Foggia con il 64,7% (-2,1%). Per dare un’idea dell’abisso che divide fiscalmente il nostro Paese, – conclude il rapporto – Reggio Calabria ha festeggiato il Tax free day solo pochi giorni fa, mercoledì 11 settembre.