Nel terzo trimestre del 2019 le vetture consegnate hanno raggiunto le 2.474 unità, con un incremento di 212 unità o del +9,4% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato trainato dall’aumento pari al 9,5% delle vendite dei nostri modelli a 8 cilindri (V8) e dall’aumento pari all’8,9% dei nostri modelli a 12 cilindri (V12). La performance dei modelli è stata guidata in particolare dai solidi livelli delle consegne della Ferrari Portofino e della 812 Superfast. Sono questi i dati che emergono in una nota diffusa dalla stessa società.
I ricavi netti del terzo trimestre del 2019 sono aumentati a 915 milioni di euro, con una crescita del 9,2% a cambi correnti e del 7,1% a cambi costanti. – si legge nella nota – L’aumento dei ricavi da automobili e parti di ricambioa euro 708 milioni (+14,8% a cambi correnti o +12,5% a cambi costanti)è stato sostenuto dalla crescita della Ferrari Portofino, della 812 Superfast, della 488 Pista e dall’accelerazione delle consegne della 488 Pista Spider, in parte compensato dal calo delle vendite della 488 GTB e della 488 Spider, giunte a fine produzione, e dalle consegne dell’edizione strettamente limitata Ferrari J50 nel 2018.
Un contributo positivo alla crescita dei ricavi è stato apportato anche dai programmi di personalizzazione. I ricavi dei motori (euro 46 milioni, -34,3% a cambi correnti e costantihanno continuato a riflettere la diminuzione delle consegne a Maserati. I ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchiohanno evidenziato una lieve crescita per effetto dell’aumento dei ricavi generati dalle attività di Formula 1. – prosegue la Ferrari – I cambi, inclusi quelli di transazione, di conversione e comprensivi delle operazioni di copertura, hanno avuto un impatto positivo per euro 17 milioni (in particolare l’USD).
I numeri. Nel terzo trimestre del 2019 – si legge ancora – l’Adjusted Ebit è stato pari a 227 milioni di euro, +11,7% a cambi correnti o +4,4% a cambi costanti grazie all’aumento dei volumi (20 milioni) e a una variazione positiva del mix/prezzo (23 milioni). Questa performance è anche attribuibile all’effetto dei programmi di personalizzazione e alle prime consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2.
I costi industriali e i costi di ricerca e sviluppo hanno registrato un aumento (40 milioni di euro), a sostegno principalmente delle attività per l’innovazione della gamma di prodotto e dei componenti, delle attività di Formula 1 e ai maggiori costi operativi di avviamento legati all’introduzione di nuovi modelli. – conclude il gruppo – La crescita della voce SG&A (8 milioni) riflette i lanci dei nuovi prodotti e lo sviluppo dell’organico aziendale. La voce Altro (14 milioni) include anche un rilascio di accantonamenti correlato alle evoluzioni favorevoli delle normative sulle emissioni nel terzo trimestre del 2019.