Eni prevede di incrementare la produzione del 3,5% annuo al 2025. A quella data il Gruppo taglierà dell’80% le proprie emissioni di Co2. Al 2023, invece, saranno installati 3 Gw di potenza in rinnovabili, che saliranno a 5Gw a fine piano. E’ quanto fa sapere il gruppo in una nota.
I dati. Eni stima un successivo flessibile declino principalmente della componente olio e la produzione di gas arriverà a costituire l’85% del totale al 2050. Sul fronte della sostenibilità il Gruppo ha in progetto la conservazione delle foreste e la cattura e lo stoccaggio della Co2 per un totale di oltre 40 milioni di tonnellate l’anno al 2050, con l’energia rinnovabile che arriverà a una potenza installata di 55 Gw al 2050.
Una strategia che, per l’amministratore delegato Claudio Descalzi, rappresenta “un passo fondamentale. Abbiamo disegnato l’evoluzione di Eni nei prossimi 30 anni – sottolinea – coniugando gli obiettivi di continuo sviluppo in un mercato dell’energia in forte evoluzione con una significativa riduzione dell’impronta carbonica del portafoglio”.
“I target di riduzione delle nostre emissioni assolute di GHG non hanno una quantificazione direttamente comparabile con altre metodologie per l’ampiezza della rilevazione. La riduzione fissata – conclude – è dell’80% delle emissioni nette GHG dei nostri prodotti energetici al 2050, ben oltre la soglia di riduzione del 70% indicata dalla IEA nello scenario compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”.