La penale per i recessi anticipati dai contratti dell’energia rappresenta un pesante sviamento della concorrenza in grado di condizionare in modo evidente le scelte economiche dei consumatori. Lo afferma Assoutenti, che chiama in causa Antitrust, Mister Prezzi e la stessa Arera.
“Applicare penali agli utenti che recedono in modo anticipato dai contratti di fornitura con durata determinata e a prezzo fisso poteva avere in senso astratto un significato prima della crisi energetica, quando cioè non vi erano impennate delle tariffe e non si assisteva alla attuale volatilità dei prezzi sui mercati internazionali – spiega il presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi – Nel quadro attuale, caratterizzato da una moltitudine di operatori che offrono condizioni e tariffe in constante evoluzione, applicare penali a chi recede anticipatamente dai contratti equivale a sviare la concorrenza impedendo ai consumatori di passare a offerte più convenienti, con un pesante condizionamento delle scelte economiche dei cittadini”.
“Per tale motivo chiediamo oggi ad Antitrust e Mister Prezzi di accendere un faro sulla delibera di Arera, valutando se vi siano profili di illegittimità e violazioni in tema di concorrenza, e invitiamo la stessa Arera e l’Unione Europea a rivedere le loro posizioni in tema di rapporti tra società energetiche e consumatori, al fine di creare un maggiore equilibrio e un mercato più sano” – conclude Truzzi.
– Nota stampa Assoutenti –