Con l’inizio della tanto attesa Fase 2, gli italiani si preparano finalmente a ripartire. Tuttavia, sono ancora molte le categorie professionali che si trovano a far i conti con pesanti restrizioni e con le gravi conseguenze economiche che ne derivano. Tra questi, molte lamentano inadeguate misure di sostegno da parte dello Stato: ne è un esempio la categoria degli Agenti e Rappresentanti di Commercio. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Zimmari, capolista di Enasarco Libera, lista elettorale di Enasarco (Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio) e responsabile nazionale di UILTuCS per gli Agenti e Rppresentanti di commercio.
Come nasce Enasarco Libera? Quali sono i vostri obiettivi e perché avete sentito la necessità di creare questa nuova lista? Enasarco Libera è la lista elettorale n. 2 degli Agenti di Commercio, Rappresentanti e Consulenti Finanziari presentata dalla UILTuCS per il rinnovo degli Organi dell’Ente Previdenziale Enasarco. La lista nasce dalla volontà degli Agenti, nostri iscritti, di assumere un ruolo da protagonisti, offrendo il loro contributo di valori, idee e competenze per la gestione del nostro Ente di previdenza Enasarco. La nostra mission è innanzitutto quella di promuovere un nuovo modello di Welfare e di Servizi che ponga al centro “l’Agente” e tuteli necessità e fabbisogni di una Categoria molte volte trascurata per interessi diversi.
A proposito della sospensione del termine per il versamento dei contributi relativi al primo trimestre 2020, prevista dal decreto dell’8 aprile, può essere ritenuta una misura sufficiente? La sospensione dei contributi previdenziali, prevista dal decreto dell’8 Aprile da parte del Governo, è sicuramente una misura insufficiente in termini di sostegno economico, ma anche inadeguata in termini temporali. L’emergenza sanitaria, purtroppo, si è trasformata inesorabilmente in emergenza economica e, per far fronte a questa situazione drammatica, vi è bisogno di una serie di interventi straordinari che vanno dalla sospensione del pagamento dei contributi previdenziali per tutto il 2020, all’erogazione di esigibile liquidità a fondo perduto, per finire, all’istituzione di un sistema di ammortizzatori sociali che assicuri sostegno economico agli agenti per contrastare gli effetti del drastico ridimensionamento di fatturato della categoria.
Come Enasarco Libera cosa chiedete per gli Agenti iscritti? Avete avviato sul vostro sito una petizione per far fronte all’emergenza Coronavirus, qual è stata la loro reazione? In questa fase straordinaria bisogna capovolgere l’agenda delle priorità: innanzitutto, chiediamo la semplificazione delle procedure di accesso a tutti gli interventi straordinari di sostegno deliberati dal Governo e dal Fondo Previdenziale Enasarco. Nel contempo, però, occorre lavorare per costruire un sistema di sostegno al reddito funzionale alla sostenibilità delle attività e delle necessità familiari degli Agenti. Vorrei ricordare che le attività di intermediazione commerciale incidono attualmente il 5% percento del Pil nazionale ma, nonostante questa produzione di ricchezza, all’interno del sistema Italia la Categoria degli Agenti è poco considerata e senza alcun tipo di tutele e di diritti. Gli Agenti hanno vissuto la nostra petizione positivamente ed hanno trovato in Noi un supporto vero per superare le difficoltà del momento e poter guardare al futuro con fiducia.
Per quanto riguarda le erogazioni straordinarie previste da Enasarco per gli iscritti contagiati o deceduti per Covid 19, siete d’accordo con i requisiti e i sostegni previsti? È una misura che ha un senso di vicinanza ed attenzione della Fondazione nei confronti degli Agenti e dei loro familiari che stanno vivendo sulla propria pelle gli effetti del Covid-19. Un sostegno economico importante, considerato i vincoli di bilancio e la sostenibilità economica dell’Ente, pari a 8.240.000 euro complessivi, destinato esclusivamente agli iscritti e con criteri e requisiti di accesso alla prestazione semplificati e privi di limiti di anzianità e di reddito nel caso di decesso. Comunque, senza voler fare demagogia, riteniamo che bisognerebbe fare qualcosa di più. La nostra proposta contiene due ulteriori misure: la destinazione agli agenti danneggiati dei fondi annuali per l’assistenza e l’anticipo di una quota parte del Firr (Fondo di indennità di risoluzione rapporto).
Questioni rinvio elezioni, quali sono le motivazioni che hanno spinto Enasarco a sospendere le elezioni? Ritengo che, da parte del CdA è prevalso un senso di responsabilità che ha scelto la tutela dell’interesse comune rispetto ad interessi associativi di parte, sostenuti da alcuni membri del Consiglio. Inoltre, il lockdown di tutte le attività non ha consentito il completamento delle procedure previste per lo svolgimento regolare delle elezioni, se pur in modalità online. In questo senso sono stati due i fattori determinanti. In primis il mancato recapito di oltre 75mila certificati elettorali per raccomandata e, quindi, l’impossibilità di garantire a tutti gli agenti l’esercizio di partecipazione al voto (condizione irrinunciabile in un sistema democratico). In secondo luogo, la possibilità di consentire agli elettori di partecipare, in modo pieno e libero, alle attività tipiche di una campagna elettorale per poter esprimere le proprie scelte di voto in modo pienamente informato e consapevole.
È già in bozza una nuova data? In questo momento non credo ci siano le condizioni per programmare una data certa per svolgere le elezioni, perché non sono state ancora rimosse le cause che hanno portato alla decisione dello slittamento. Siamo, infatti, ancora in piena pandemia nonostante l’avvio della cosiddetta “fase due”. La nostra priorità in questo periodo è e resta il sostegno dei redditi degli agenti per arginare la chiusura delle attività effetto della crisi in atto. L’assalto alle poltrone per la gestione della Fondazione Enasarco per interessi diversi degli iscritti, lo lasciamo a quelle organizzazioni corporative e senza scrupoli.