Per l’economia italiana si prospetta una fase di rallentamento. I dazi imposti dagli USA e le misure compensative attivate dai paesi coinvolti, i fattori geopolitici destabilizzanti e il rallentamento dell’economia cinese, continuano a influenzare negativamente il commercio mondiale. A rilevarlo è l’Istat nella nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.
La situazione nel nostro Paese. In Italia, la revisione dei conti economici ha lievemente modificato il profilo del Pil che ora evidenzia un marginale incremento congiunturale sia nel primo sia nel secondo trimestre (+0,1%). – spiega l’Istat – Tuttavia, a luglio, l’indice della produzione industriale ha registrato la seconda flessione congiunturale consecutiva.
L’inflazione. Nel primo semestre, i miglioramenti del mercato del lavoro si sono riflessi sull’andamento favorevole del reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici, traducendosi in un aumento del potere d’acquisto e della propensione al risparmio. – prosegue l’Istituto – L’inflazione al consumo rimane bassa sia nella misura complessiva sia in quella di fondo. Le indicazioni prospettiche a breve degli operatori economici delineano la prosecuzione dell’attuale fase di moderazione.
La fiducia dei consumatori. A settembre, l’indice del clima di fiducia dei consumatori e l’indice composito per le imprese hanno fornito indicazioni diverse. – si legge nella nota – La fiducia dei consumatori ha segnato un lieve au-mento, a sintesi di un deterioramento del clima economico e di un miglioramento della valutazione delle prospettive future, mentre la fiducia delle imprese ha evidenziato un peggioramento. L’indicatore anticipatore – conclude l’Istat – ha mantenuto un profilo negativo, suggerendo il proseguimento della fase di debolezza dei livelli produttivi.