Quali sono i dati reali delle morti in Cina per Coronavirus? La domanda se l’è posta un autorevole e tra i più importanti giornali finanziari in Cina, Caixin. Sulla base di questo dubbio, il giornale ha realizzato un’inchiesta che ha preso spunto dal calcolo delle consegne delle urne alle camere ardenti nella città da cui tutto è partito. L’ipotesi paventata è che le morti reali potrebbero essere molto di più di quelle ufficiali.
La testimonianza. Secondo quanto riportatodalla testimonianza da parte di un autista di un camion, che afferma di aver fatto due consegne da 2.500 urne ciascuno all’obitorio di Hankou,uno sei quartieri più importanti e popolati di Wuhan, i conti non tornano rispetto ai dati ufficiali, i quali attestano che i decessi a Wuhan sono in totale 2.535. Evidente la contraddizione tra i due dati.
Un’altra stranezza. Dall’inchiesta emergono molti elementi che farebbero dubitare rispetto alla veridicità dei dati ufficiali. Si cita anche una foto scattata all’interno sempre dello stesso obitorio dalla quale si evince la presenza di sette altre pile di urne di 500 ciascuna. Secondo i calcoli e sommando le attività di tutti gli 8 obitori di Wuhan sarebbero 40mila le urne consegnate in soli 10 giorni. Anche i giornalisti di Bloomberg hanno notato un assembramento apparentemente eccessivo di urne e cercando di capire il perché, come risposta dai dipendenti dell’obitorio hanno ricevuto un chiaro diniego: “non siamo autorizzati a rispondere”.
La trasparenza è sempre amica della verità. Le non risposte, invece, autorizzano retropensieri e alimentano legittimi dubbi.