“La manovra è stato un lavoro davvero notevole, siamo molto soddisfatti e alla fine del Cdm c’è stato un applauso. C’era la sensazione della condivisione del lavoro fatto”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri della manovra: previste misure per 30 miliardi, di cui circa 12 per il taglio delle tasse. “È una legge di bilancio espansiva – spiega il presidente del Consiglio -, che accompagna la ripresa ed è in piena coerenza con gli altri documenti che guidano l’azione economica di questo governo. Si agisce sulla domanda e molto sull’offerta. Quest’anno il Paese crescerà oltre il 6 per cento, probabilmente ben oltre, e questa è una bussola e la strategia del Governo”.
“TAGLIAMO LE TASSE, PIÙ ATTENZIONE A GIOVANI E DONNE”
“Con questa manovra tagliamo le tasse, stimoliamo gli investimenti e miglioriamo la spesa sociale con più attenzione a giovani e donne”, aggiunge Draghi. Che però non entra nel dettaglio del tema delle riduzioni: “Il Governo non ha deciso il peso delle varie misure. Ci sarà un confronto con le parti sociali e un’interlocuzione con il Parlamento. Questo è il primo atto concreto di riduzione delle imposte che dovrebbe trovarsi nei decreti fiscali che non sono stati scritti. Bisognerà però tenere conto del Parlamento e delle parti sociali”.
Il premier assicura che “con i sindacati non c’è stato alcuno scontro o trauma sulla riduzione delle imposte” e che la manovra varata in Cdm “non assicura che la crescita continui in futuro ma getta le basi affinché la crescita continui negli anni futuri, a livelli ancora più alti e più equi di prima del Covid“.
PENSIONI, DRAGHI: “ENTRO UN ANNO CON CONTRIBUTIVO, QUOTA 102 CI AVVICINA“
“Dal problema delle pensioni si esce solo crescendo molto, quindi tutte le azioni politiche economiche del governo è necessario che siano orientate a quel fine”, prosegue il premier.
“Sulle pensioni non penso si debba essere delusi, stiamo tornando a sistema contribuitivo più rapidamente di quanto non ci si potesse attendere. Quota 100 non l’ho mai condivisa, ma è stata fatta e ha creato la necessità di tornare alla normalità urgentemente”, aggiunge, precisando: “Avvicinarsi al sistema contributivo è una questione, come utilizzare le imposte del fondo è un’altra. La quota 102 è quella che avvicina prima al contributivo perché entro un anno si passera’ con il contributivo”.
DRAGHI: “PERPLESSITÀ SU LEGGE CONCORRENZA, LA FAREMO GIOVEDÌ“
“Pensavamo di presentare la legge sulla concorrenza oggi insieme a legge di bilancio ma siamo stati oberati di così tante cose, tra cui il G20, e sono emerse molte perplessità su diversi punti della legge. La mia decisione è di presentarla giovedì prossimo, così ci pensiamo bene. Sono questioni tecniche e complesse, meglio farla bene”.
FIOM-CGIL ANNUNCIA OTTO ORE DI SCIOPERO
E però va registrata la posizione della Fiom-Cgil, che a Consiglio dei ministri ancora in corso avva annunciato in una nota lo stato di mobilitazione: “L’Assemblea generale del Comitato Centrale della Fiom-Cgil ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno con cui si decide un pacchetto di otto ore di sciopero e si dà mandato alla segreteria di verificare nei prossimi giorni le modalità di attuazione, a partire dalle categorie dell’industria, in rapporto con le strutture, nel confronto con Fim e Uilm e in relazione al percorso di mobilitazione e di sciopero che Cgil Cisl e Uil decideranno”. L’Assemblea generale del Comitato Centrale della Fiom-Cgil ritiene “urgente la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori per chiedere al Governo e al sistema delle imprese risposte in tema di crisi industriali e occupazionali, riforma degli ammortizzatori sociali, precarietà del lavoro, salute e sicurezza, sistema degli appalti e dei subappalti, pensioni e contrasto dell’evasione fiscale”, conclude la nota.
FRANCO: “L’OBIETTIVO È TAGLIARE IRPEF E IRAP”
“È una manovra di grandi dimensioni, 30 miliardi circa per tre anni”. Così il ministro dell’Economia, Daniele Franco, in conferenza stampa. Quanto al taglio delle tasse, tra cuneo, bollette e imprese, si tratta di “12 miliardi il primo anno, 40 nel triennio – sottolinea Franco – Nel fondo per l’avvio della riforma fiscale non definiamo oggi le modalità del taglio, ma le finalità, ovvero il taglio di Irpef e Irap. Nelle prossime settimane ascolteremo le parti sociali e proporremo un emendamento governativo alla manovra che definisca le modalità di utilizzo degli otto miliardi“.
“L’ipotesi che abbiamo – prosegue il titolare del Mef – è che già nel secondo trimestre del 2022 il nostro Pil torni al livello pre crisie questo vuol dire anche un recupero dei livelli occupazionali“. Per l’edilizia, aggiunge Franco, “lo stanziamento di risorse è di quasi 37 miliardi, di cui 15 per il superbonus”.
ORLANDO: “SPINTA MAGGIORE A CERCARE LAVORO PER CHI HA IL RDC”
“Siamo di fronte ad una manovra di forte segno sociale, di forte contrasto alle disuguaglianze”. Così il ministro per il Lavoro Andrea Orlando in conferenza stampa dopo il Cdm che ha approvato la legge di bilanco. “Il rifinanziamento del reddito di cittadinanza prevede un meccanismo che spinge di più alla ricerca di lavoro. Abbiamo inserito incentivi per le imprese che assumono i percettori – aggiunge Orlando -, abbiamo incrementato i controlli ed è prevista la perdita del beneficio dopo il secondo rifiuto”.
CONTE: “BATTAGLIA SU CASHBACK CONTINUA, GOVERNO DOVEVA OSARE DI PIÙ“
“Non tutti tengono, come il M5S, a un vero piano anti-evasione: ripristinare il cashback, rivedendo la misura dopo la prima applicazione, sarebbe servito a continuare a orientare i consumatori verso i pagamenti digitali (la c.d. “spinta gentile”) e quindi a contrastare gli oltre 100 miliardi di evasione annui persi in Italia”. Lo dice il leader M5s Giuseppe Conte in un messaggio via social. “Su questo – aggiunge Conte – il Governo avrebbe dovuto osare di più e non lasciarsi distrarre dai partiti che declamano di voler abbassare le tasse ma fanno finta di non capire che l’unico modo serio e sostenibile per ottenere questo risultato è che tutti paghino le tasse perché tutti paghino meno. Ma questa è una battaglia che il M5S porterà avanti con forza e determinazione. Ad altre forze politiche, alla destra e ai suoi nuovi compagni di viaggio – alla schiera che va da Meloni a Renzi, passando per Salvini – lasciamo l’onere di “coccolare” gli evasori fiscali a tutto danno delle nostre scuole, dei servizi, degli ospedali. Noi siamo sul fronte opposto. Continuiamo a difendere il bene dell’Italia”.
Fonte: Agenzia Dire