Istituto Italiano Design (IID), dinamica realtà partita da Perugia ed arrivata in poco tempo a Shanghai (dove ha instaurato una filiale nel 2018), costruendosi una reputazione internazionale di grande spessore (classificato nellatop10 italiana e top 25% mondiale dal prestigioso Ranking “Times Higher Education” di Londra), continua ad organizzare una serie di webinar aperti a tema “Design e Sostenibilità. Le nuove applicazioni”.
L’attività Online era iniziata già nel maggio 2020, ospitando una serie di interviste con personalità di spessore quali Giulia Radi, Funzionario per l’Eguaglianza di IID e Program Lead di Save the Children, e Massimo Borghesi – Referente Nazionale per l’Umbria del WWF.
Recentemente si sente molto parlare di economia circolare e di quanto le grandi industrie, soprattutto le più inquinanti come quelle del settore Moda, inizino a prestare attenzione a questa delicata tematica. Benedetta Risolo, referente relazioni esterne di Istituto Italiano Design, ha chiesto un approfondimento a Tommaso Ciardi, Ingegnere Gestionale ed Esperto in Economia, oggi Project Manager di BuyLeatherOnline (divisione dell’azienda Mapel&C), operante nel settore conciario e nel commercio di cuoio e pellami.
Nel corso del seminario Ciardi ha evidenziato perché l’Economia Circolare sia una fondamentale e valida risorsa per il settore conciario. L’azienda affonda le sue radici nel 1950, iniziando quell’attività di recupero e commercializzazione degli scarti di pelle. Nel 1980, successivamente al Boom economico e quindi allo sviluppo del settore conciario anche in Italia e all’industrializzazione, si avverte la necessità di internazionalizzarsi, sviluppare nuovi mercati. BuyLeatherOnline nasce solo a partire dal 2015, dopo una crisi cominciata nel nuovo millennio, e oggi è in continuo sviluppo e miglioramento. L’obiettivo dell’azienda è: “riutilizzare i materiali anche in successivi cicli produttivi al fine di minimizzarne gli sprechi” proprio per recuperare e avvalorare quei residui di pellame Made in Italy. Il modello di business proposto dalla stessa, infatti, prevede un ciclo produttivo che permette, più o meno infinitamente, un continuo utilizzo e ri-utilizzo dei materiali. Si compone di varie fasi tra cui le prime tre di fondamentale importanza: esse permettono – o meno – la re-immissione nel ciclo produttivo dei materiali di scarto.
“Tuttavia – commenta Ciardi – parte dei rifiuti sono ancora inutilizzabili, per questo appare comunque necessario un ulteriore sforzo per abbattere costi e sprechi”. Il credo dell’azienda sembra chiaro: prestare speciale attenzione al cliente ed alle sue esigenze, garantendogli competenza ed esperienza, innovazione e sostenibilità.
A seguito del seminario proposto, gli studenti del III anno accademico del Corso di Studi Triennale in Design di IID, hanno chiesto all’azienda l’invio presso la sede di IID di cartella colori e materiale a scopo accademico, così da progettare (e realizzare!) un progetto di tesi avente ad oggetto il tema dell’economia circolare!