Se non ci sarà un piano d’intervento strutturato, alla fine della crisi, molti negozi rischiano di non riaprire. E’ il grido di allarme di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, in un’intervista rilasciata a Repubblica.it.
I dati. Nel dialogo con Luisa Grion, Sangalli rileva che “ci sono quasi 4 milioni di persone tra commercianti, artigiani, lavoratori autonomi e lavoratori delle attività artistiche e di intrattenimento che solo a marzo perderanno almeno 9 miliardi di fatturato per la cessazione parziale o totale della loro attività”.
Come uscirne? Per il presidente confederale è necessario “tornare al concetto del Piano Marshall: serve un intervento straordinario per reagire allo shock che ha azzerato i fatturati di intere filiere economiche e che ha investito tanto la domanda, quanto l’offerta. Non c’è altra via che quella degli strumenti straordinari per immettere liquidità raccordati con l’Europa. Il tutto a zero burocrazia perché il tempo si sta esaurendo”.