Confesercenti e Fiepet, insieme ad altre associazioni di categoria della ristorazione, riunite per la prima volta intorno ad un tavolo di lavoro congiunto, denuncia l’attuale sistema dei buoni pasto che costa agli esercenti convenzionati quasi 500 milioni l’anno.
“Il sistema attuale equivale di fatto ad una tassa occulta che arriva a sfiorare il 30%. E’ un meccanismo perverso che ci costringe da una parte ad accettare i buoni pasto perché molti di noi rischiano altrimenti di perdere un numero consistente di clientela, dall’altra sono per noi oneri di cui non riusciamo più a rientrare e il più delle volte siamo rimborsati molto tempo dopo – spiega Massimo Zucchini presidente Fiepet regionale e Confesercenti Bologna – . Senza contare poi che nei casi in cui le società emettitrici dei buoni pasto sono fallite, gli esercenti non sono stati assolutamente tutelati.”
La richiesta. “Chiediamo perciò al Ministro dello Sviluppo Economico e al Ministro del Lavoro di rivedere in maniera concertata la percentuale delle commissioni alle società emettitrici, effetto delle gare bandite dalla Consip per la fornitura del servizio alla pubblica amministrazione e di prevedere una forma di tutela in caso di fallimento delle società emettitrici. Senza una riforma, – conclude – si rischia di mettere in ginocchio un settore fondamentale per l’economia dell’intero Paese.”