A dicembre 2019 il Misery Index Confcommercio si è attestato a 17,9 punti, quattro decimi di punto in più rispetto al mese precedente, un peggioramento che dipende esclusivamente dall’aumento dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto, il cui aumento è salito dallo 0,4% all’1% su base annua. A rilevarlo è Confcommercio in una nota.
Possibili rischi. Ciò si inserisce in un contesto di indebolimento dei principali indicatori congiunturali, – si legge nella nota – situazione che non sembra destinata a migliorare nel breve periodo, con possibili effetti negativi sul mercato del lavoro che nella seconda parte del 2019 ha già mostrato una minore dinamicità rispetto alla prima parte dello scorso anno.
I dati. Sempre a dicembre – conclude Confcommercio – il tasso di disoccupazione esteso è rimasto fermo su base mensile, mentre su base annua è aumentato di decimi di punto. I prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto, infine, sono aumentati dell’1% su base annua, in decisa accelerazione rispetto allo 0,4% registrato nei tre mesi precedenti.