A marzo 2022 si stima, per lโinterscambio commerciale con i paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, lievemente piรน ampio per le importazioni (+2,3%) rispetto alle esportazioni (+2,0%). Lo comunica l’Istat in una nota specificando che lโincremento su base mensile dellโexport รจ dovuto soprattutto allโaumento delle vendite di beni di consumo non durevoli (+2,7%), beni strumentali (+2,2%), beni intermedi (+2,0%); le esportazioni di beni di consumo durevoli registrano un incremento contenuto (+0,4%) mentre quelle di energia diminuiscono (-1,3%).ย Dal lato dellโimport, la crescita congiunturale รจ determinata dallโincremento degli acquisti di beni di consumo non durevoli (+4,1%), energia (+3,8%) e beni intermedi (+1,9%).
Nel primo trimestre 2022, – spiega l’Istituto di statistica – rispetto al trimestre precedente, lโexport cresce del 7,5%; lโaumento, generalizzato, รจ piรน sostenuto per beni intermedi (+8,9%), beni di consumo non durevoli (+8,2%) e beni strumentali (+6,8%). Nello stesso periodo, lโimport segna un rialzo congiunturale del 15,5%, cui contribuiscono principalmente i forti aumenti degli acquisti di energia (+25,4%) e beni intermedi (+13,7%).
A marzo 2022, lโexport cresce su base annua del 22,1%. Lโaumento รจ esteso a tutti i raggruppamenti ed รจ particolarmente accentuato per energia (+47,9%) e beni di consumo non durevoli (+28,0%). Lโimport registra una crescita tendenziale piรน intensa (+60,9%), anchโessa diffusa e molto elevata per energia (+176,1%).
A marzo 2022 il disavanzo commerciale con i paesi extra Ue รจ pari a 515 milioni, a fronte di un avanzo di 4.806 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico raggiunge gli 8.256 milioni (era pari a 2.673 milioni un anno prima). Lโavanzo nellโinterscambio di prodotti non energetici aumenta, seppur in misura contenuta: da 7.479 milioni per marzo 2021 a 7.742 milioni per marzo 2022.
A marzo 2022 – prosegue l’Istat – si rilevano aumenti su base annua dellโexport verso quasi tutti i principali paesi partner extra Ue27; i piรน ampi riguardano Stati Uniti (+40,1%), Giappone (+40,0%) e paesi OPEC (+38,9%). Le vendite verso la Russia risultano in forte calo (-50,9%).
Gli acquisti dalla Russia registrano un incremento tendenziale molto elevato (+152,8%). Particolarmente sostenuta รจ anche la crescita su base annua delle importazioni da paesi OPEC (+115,7%), India (+73,2%), Svizzera (+64,3%) e Cina (+58,1%). Diminuiscono le importazioni dal Regno Unito (-21,3%).