A settembre 2022 si stima un aumento congiunturale per le vendite al dettaglio in valore (+0,5%) mentre quelle in volume restano stazionarie. E’ quanto emerge dal rapporto Istat in cui viene spiegato che le vendite dei beni alimentari sono in crescita in valore (+0,8%) e registrano una flessione in volume (-0,2%), mentre quelle dei beni non alimentari aumentano sia in valore sia in volume (rispettivamente +0,4% e +0,1%).
Nel complesso del terzo trimestre 2022, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio crescono in valore (+1,2%) e calano in volume (-0,5%). Le vendite dei beni alimentari sono in aumento in valore (+2,1%) e diminuiscono in volume (-0,9%), così come le vendite dei beni non alimentari (rispettivamente +0,6% in valore e -0,3% in volume).
Su base tendenziale, – prosegue l’Istat – a settembre 2022, le vendite al dettaglio aumentano del 4,1% in valore e diminuiscono del 2,7% in volume. Le vendite dei beni alimentari crescono in valore (+6,8%) e diminuiscono in volume (-4,5%). Anche per le vendite dei beni non alimentari si registra un aumento in valore e una diminuzione in volume (rispettivamente +2,1% e -1,5%).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di elettrodomestici, radio, tv e registratori (-7,2%), foto-ottica e pellicole, supporti magnetici, strumenti musicali (-1,5%) e cartoleria, libri, giornali e riviste (-0,2%). Gli aumenti maggiori riguardano prodotti di profumeria, cura della persona (+5,3%) e utensileria per la casa e ferramenta (+5,2%).
Rispetto a settembre 2021, – conclude l’Istituto di statistica – il valore delle vendite al dettaglio cresce, seppure in maniera differenziata, per tutte le forme di vendita: la grande distribuzione (+7,1%), le imprese operanti su piccole superfici (+1,4%), le vendite al di fuori dei negozi (+0,8%) e il commercio elettronico (+3,8%).