Milano batte Roma: è il capoluogo lombardo ad avere il costo più caro su affitti e compravendite rispetto alla Capitale, almeno per quanto riguarda i dati relativi al mese di aprile, che secondo l’osservatorio redatto da Immobiliare.it vede un andamento dei prezzi stabile per vendita e canoni d’affitto nelle due principali città italiane, “anche se emergono segnali di raffreddamento del mercato dai trend di domanda e offerta degli immobili in vendita”. Sotto il Duomo sono ben sei i quartieri che superano i 7.000 euro al metro quadro, a Roma ci riesce solo il centro storico. A Milano tetti più alti anche per le soluzioni più economiche: 3.000 euro contro i 2.000 della Capitale. In generale, pur essendo prezzi stabili, si registra un calo sia della domanda che dell’offerta.
Nel dettaglio, dal report si evince come i prezzi di vendita durante il mese appena passato a Milano hanno toccato i 5.191 euro al metro quadro, in rialzo dello 0,1% rispetto all’ultimo mese, mentre a Roma si sono assestati sui 3.342 euro/mq (-0,1% nel mese). Allo stesso tempo, gli affitti milanesi si attestano a 21,7 euro al metro quadro di media, mentre quelli romani a 14,7 euro/mq. In entrambi i casi si osserva un incremento vicino al mezzo punto percentuale sul mese, anche se crescono di più su base annua sfiorando il +11% a Milano e il +5% a Roma.
Per quanto riguarda le vendite, il capoluogo lombardo mostra una decisa contrazione della domanda nell’ultimo mese, pari al -9,1%. Questo, associato alla diminuzione di immobili in vendita (-5% nel mese), è indice di un mercato che si sta raffreddando. Il dato della domanda segue lo stesso trend su base annua, mentre quello degli stock è in controtendenza. Situazione simile per quanto riguarda la Capitale: in aprile gli stock si contraggono di oltre cinque punti percentuali, mentre la domanda cede il 6,5% nello stesso periodo, con un percorso in controtendenza rispetto allo stesso mese del 2022.
Guardando al comparto delle locazioni si assiste invece a una contrazione dei principali indicatori di mercato sul territorio milanese. La domanda sfiora il -10% nell’ultimo mese, in aperta controtendenza rispetto al dato annuale (+40%), con un’offerta che continua a ridursi (-2,5%), nonostante un ritmo più lento rispetto agli ultimi 12 mesi. Il mercato romano si dimostra meno freddo per quanto riguarda la domanda, anche se l’aumento del 3% mensile è sensibilmente meno incisivo di quello annuale, in cui questa era più che raddoppiata. Anche nella Capitale gli stock decrescono a un ritmo più lento nell’ultimo mese: -6,7%, rispetto al -42% di aprile 2022.
La città di Milano presenta ben sei quartieri oltre i 7.000 euro al metro quadro: stiamo parlando del Centro, di poco sopra i 10.000 euro/mq, ma anche di Garibaldi, Moscova, Porta Nuova (9.830 euro/mq), Arco della Pace, Arena, Pagano (8.934 euro/mq), Quadronno, Palestro, Guastalla (8.407 euro/mq), Genova, Ticinese (7.564 euro/mq), Porta Venezia, Indipendenza (7.351 euro/mq). Il quartiere più economico è invece quello di Bisceglie, Baggio, Olmi, unico in città sotto i 3.000 euro al metro quadro di media (2.710 euro/mq). A Roma invece, soltanto il Centro Storico arriva oltre i 7.000 euro al metro quadro, ed è seguito da Aventino, San Saba, Caracalla (6.183 euro al metro quadro) e Parioli, Flaminio (5.590 euro/mq). Guardando ai più economici, troviamo addirittura due quartieri sotto i 2.000 euro al metro quadro di media: Lunghezza, Castelverde (1.765 euro al metro quadro) e Borghesiana, Finocchio (1.768 euro/mq).
Se in entrambe le città prevale la stabilità nell’andamento dei prezzi nei singoli quartieri, in accordo con i rispettivi dati medi comunali, si segnala il caso romano di Termini, Repubblica. Il quartiere vicino alla stazione capitolina vede l’aumento più consistente delle due città sul mese, al +2,8%. Questo risultato non contraddice il sostanzioso aumento annuale, più alto in città, che sfiora il +10%, con un riscontro positivo anche dall’incremento della domanda e dal decumulo degli stock.
– Agenzia DiRE –