Sono oltre 260mila gli ospiti per Capodanno a tavola negli agriturismi italiani spinti dalla tendenza a ricercare la buona tavola, ma anche la tranquillità lontano dalle preoccupazioni e dal caos delle città. E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni degli agriturismi di Campagna Amica. Si registra – sottolinea la Coldiretti – un aumento dei giovani che trascorrono la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche.
La riscoperta della natura, ma soprattutto della voglia di stare insieme per comunicare, che il silenzio della campagna a tavola certamente favorisce, sembrano essere dunque – sostiene la Coldiretti – apprezzati anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi, ma aumenta nel contempo la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.
La tendenza è verso la prenotazione last minute, ma per scegliere il consiglio – continua la Coldiretti – è quello di preferire aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti senza dimenticare il passaparola tra parenti e amici che, per le vacanze in campagna, è sempre molto affidabile. L’Italia – ricorda la Coldiretti – può contare su una offerta capillare diffusa lungo tutta la penisola con oltre 23mila aziende agricole autorizzate all’esercizio dell’agriturismo che sono in grado di offrire un potenziale di più di 253mila posti letto e quasi 442 mila coperti per il ristoro, oltre a 11.700 mila piazzole per l’agricampeggio e a oltre 1500 attività di fattoria didattica per i più piccoli. Con gli arrivi di fine anno – rileva la Coldiretti – le presenze dei clienti negli agriturismi si stima ammontano al valore record di oltre 13 milioni nel 2019.
La domanda dello spumante. Inoltre, altro aspetto interessante riscontrato dalla Coldiretti è che le feste di fine anno fanno registrare il massimo di domanda dello spumante italiano con circa 74 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia, in aumento dell’8% rispetto allo scorso anno. L’aumento della domanda – sottolinea la Coldiretti – ha spinto la produzione che dovrebbe attestarsi sopra le 700 milioni di bottiglie con in testa il Prosecco seguito da Asti e Franciacorta.
I dati. La stragrande maggioranza dello spumante italiano si beve comunque all’estero con un balzo del 9% delle bottiglie esportate che a fine anno – secondo la Coldiretti – raggiungeranno per la prima volta il record storico annuale delle vendite per una quantità superiore a 560 milioni di bottiglie, sulla base dell’andamento delle spedizioni registrato dall’Istat nei primi nove mesi. Se in Italia lo spumante si classifica tra gli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, all’estero – sottolinea la Coldiretti – non sono mai state richieste così tante bollicine italiane che in quantità dominano nettamente nei brindisi globali davanti allo champagne francese che però riesce a spuntare in media prezzi nettamente superiori.
I consumatori più appassionati. Fuori dai confini nazionali – continua la Coldiretti – i consumatori più appassionati sono gli inglesi che non sembrano essere stati scoraggiati dalla Brexit e sono nel 2019 il primo mercato di sbocco delle spumante italiano con le bottiglie esportate che fanno registrare un aumento del 7% nelle vendite, mentre gli Stati Uniti sono al secondo posto con un balzo dell’11% pur in presenza di tensioni commerciali e timori collegati ai dazi, mentre in posizione più defilata sul podio si trova la Germania – conclude la Coldiretti – che rimane il terzo consumatore mondiale di spumante italiano ma che con la frenata dell’economia tedesca paga un calo dell’8% rispetto all’anno precedente.