Campari punta ancora sul rum. Dopo essersi portato a casa nel 2012 quello tra i più pregiati al mondo di Appleton e Wray & Nephew, con oltre 300 milioni di euro per la giamaicana Lascelles de Mercado, ora scommette su caraibico artigianale di Rhumantilles, proprietaria del 96,5% della Bellonnie & Bourdillon Successeurs, con sede in Martinica.
Il gruppo di ‘spirit’ controllato dalla famiglia Garavoglia ha comunicato di avere avviato una negoziazione esclusiva con la società Financière Chevrillon e un gruppo di azionisti di minoranza, riconoscendo loro una ‘put option’, per la francese Rhumantilles, che nel 2018 ha contato 24,1 milioni di euro di ricavi. Con l’operazione Davide Campari andrebbe a sostenere la posizione nel settore rum, al centro delle nuove tendenze della mixology.
Bellonnie & Bourdillon Successeurs è del settore del ‘Rhum Agricole’, unico segmento a imporre elevati livelli di regolamentazione del processo produttivo, requisiti che rappresentano una barriera all’ingresso di concorrenti. Si avvale di un’antica esperienza nella produzione artigianale e nella tradizione caraibica francese. Possiede due brand strategici premium, Trois Rivières e Maison La Mauny, con una forte presenza in Francia e un notevole potenziale di crescita nei mercati internazionali, secondo quanto lo stesso Campari evidenzia.
Brand che hanno ottenuto la certificazione di Appellation d’Origine Controlée ‘Rhum Agricole de la Martinique’, che stabilisce standard di produzione e denominazione del prodotto, globalmente riconosciuta come sinonimo di alta qualità e forte legame col territorio locale. Bellonnie & Bourdillon Successeurs detiene inoltre Duquesne, brand per il mercato locale della Martinica.