Avvio di seduta con cautela a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib ancorato sulla parità (-0,06%) in attesa delle decisioni della Bce, in linea con le altre Borse europee. Sul listino milanese si mette in mostra Nexi (+4,2%), spinta da nuove indiscrezioni di stampa per una stretta con Sia, e Fca (+3,1%) nel giorno della presentazione del piano Maserati. Buoni risultati anche per Campari (+1,3%) e Leonardo (+1%).
Incide sul listino il calo dei titoli petroliferi, in scia al prezzo del greggio, con Tenaris che cede l’1,6%, Eni l’1,1% e Saipem l’1%. Vendite su Diasorin (-1,6%) tra i farmaceutici e Moncler (-1,2%) nel lusso. Tra le utility flette Snam (-1%) mentre nel risparmio gestito arranca Banca Generali (-1,1%). Poco mosse le banche, con Banco Bpm in maglia rosa (+0,7%). Tonfo di Technogym (-6,8%) dopo i conti del semestre, appesantiti dagli effetti del Covid.
Lo spread. Stamane si è registrata la chiusura in moderato rialzo per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei che guadagna lo 0,88% a 23.235,47 punti. Lo spread scende leggermente sotto 150 punti base nella giornata delle aste a medio-lungo del Tesoro, dopo il successo dell’emissione ventennale e quello dei Bot annuali di ieri. L’euro, invece, apre in rialzo sopra 1,18 dollari. Dollaro/yen giù a 106,16, mentre la sterlina resta sotto pressione per la Brexit ma sale dai minimi da 6 settimane, poco sopra 1,30 dollari.