Avvio in lieve rialzo per le principali Borse europee. A Parigi il Cac40 sale dello 0,88%, mentre l’indice Dax avanza dello 0,76 per cento in scia alla chiusura positiva di Wall Street e della Borsa di Tokyo. A trainare i listini mondiali le incoraggianti indicazioni contenute nei report economici pubblicati ieri, in particolare gli indici Pmi manifatturieri che hanno mostrato una ripresa in Cina, ma anche nella zona euro e negli Stati Uniti. In questo scenario gli investitori provano a scrollarsi di dosso i timori legati alla risalita di casi di coronavirus in diversi Paesi nel mondo.
Occhi ancora puntati sulle trimestrali, in calendario a Piazza Affari i cda di Atlantia, Buzzi, Cairo, Intesa, Iren, Mps e Telecom che segna la performance migliore. Il cda deve discutere anche l’offerta di Kkr sulla rete secondaria. Sotto i riflettori anche Ubi , dopo le dimissioni del numero uno, Victor Massiah e dopo che in una nota Intesa ha comunicato la chiusura dell’Opas e ha detto di avere a questo punto in mano oltre il 91% dei titoli, con un esborso cash da 588 mln. Fca dopo che le immatricolazioni sono calate dell’8,9% a luglio a fronte di un calo del mercato dell’11%, mentre da inizio anno per il Lingotto il bilancio è negativo per il 43,6%. Acquisti sui titoli del comparto petrolifero, a partire da Eni e Saipem, mentre perde terreno Recordati.
Lo spread. Apertura in leggero calo per i BTp scambiati sul secondario telematico Mts. La corrente di vendite sul nuovo benchmark primo dicembre 2030 ha portato, ieri, ad allargare lo spread con i Bund agosto 2030 che hanno perso terreno solo marginalmente. In avvio stamattina il differenziale di rendimento tra il BTp 1/12/2030, nuovo benchmark (IT0005383309) e il decennale tedesco di pari durata e’ indicato a 158 punti base rispetto ai 159 della vigilia. Il rendimento dei decennali italiani è fermo all’1,07% come ieri sera.