Partenza incerta per le Borse europee. La sterlina amplia i ribassi, l’euro sale e i prezzi del petrolio diminuiscono. Occhi puntati sulla riapertura del mercato Usa, dopo la festività del Labor Day, mentre le relazioni Usa-Cina continuano a essere tese.
I dati. Debole la sterlina con il mercato che guarda con apprensione i difficili colloqui in corso per la Brexit. Se l’euro è poco mosso a 1,1851 sul dollaro, contro sterlina sale a 0,899 mentre la sterlina contro il dollaro scende a 1,313. Ancora debole il petrolio, dopo il taglio dei prezzi da parte di Saudi Aramco: il Brent è a 41,71 dollari al barile.
Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo che interrompe una serie di due ribassi consecutivi. In assenza di riferimenti dai mercati Usa (chiusi ieri per il Labour Day), il listino giapponese ha assecondato il movimento rialzista delle Borse europee concludendo gli scambi con l’Indice Nikkei in progresso dello 0,80%, a quota 23.274,13 punti. A spingere gli acquisti, la scommessa di nuovi aiuti all’economia, dopo che il Pil del secondo trimestre è risultato peggiore delle attese con un calo del 7,9% rispetto alla stima preliminare di una flessione del 7,8%.
Lo spread tra Btp e Bund ha aperto a 152 punti base, in lieve rialzo rispetto ai 151 della chiusura del giorno precedente. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,06%. Anche la Borsa di Milano apre in salita: il primo Ftse Mib segna un +0,35% a 19.807 punti. Londra, invece, segna un +0,56% con il Ftse 100 a 5.962 punti. Francoforte registra un +0,2% con il Dax a 13.126 punti mentre Parigi in avvio è a -0,02% con il Cac 40 a 5.052 punti.