Geolocalizzate 1,8 milioni di imprese nei 3.194 comuni che si trovano nelle aree “bianche” sui cui concentrare i lavori di infrastrutturazione previsti nei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo; informati 10mila imprenditori sulle opportunità offerte da internet superveloce; formati 600 dipendenti delle Camere di commercio sui temi dell’innovazione, 275 dei quali hanno ottenuto la certificazione dell’AICA sulle competenze digitali.
Da dove partono i dati. Sono i numeri delle iniziative messe in campo dal Sistema camerale per la digitalizzazione delle Pmi attraverso il progetto Ultranet per la conoscenza e la diffusione della Banda ultralarga (BUL) e il programma triennale formativo di potenziamento e certificazione delle competenze digitali del proprio personale interno.
Lo studio. E’ la fotografia scattata a Roma da Unioncamere alla presenza del ministro per la Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, nel corso del convegno sulla trasformazione digitale che si è concluso con l’assegnazione del premio Bul factor lanciato lo scorso anno dalle Camere di commercio per valorizzare i vantaggi della banda ultra larga e la consegna dei certificati delle competenze digitali ai dipendenti camerali.
L’obiettivo: accompagnare, da un lato, la crescita della cultura digitale delle Pmi anche attraverso la formazione del personale camerale di supporto alle imprese e, dall’altro, – spiega Unioncamere – partecipare al processo di digitalizzazione in atto della PA. Connettività e eskill possono infatti contribuire a recuperare il ritardo digitale accumulato dal nostro Paese, che se pure in risalita resta al 24esimo posto nella classifica dei 28 Stati dell’Unione europea secondo il Digital Economy and Society Index 2019.
Il commento del ministro. “La digitalizzazione è un volano fondamentale per la crescita del sistema Paese e soprattutto per la capacità delle imprese di creare valore aggiunto in modo sostenibile – afferma il ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone -. Plaudo quindi al progetto Ultranet delle Camere di commercio che peraltro giocano anche un ruolo di sostegno alla formazione digitale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Per parte nostra – aggiunge – dobbiamo spingere sempre più, e lo stiamo facendo, sulla diffusione della cultura dell’Ict in seno alla Pa. La macchina dello Stato lavora per crescere e aiutare così al meglio il Paese nella sfida della competitività“.
“Le Camere di commercio sono fortemente impegnate nell’aiutare le imprese a fare un salto di qualità verso l’innovazione e la digitalizzazione della propria organizzazione. In questo quadro la velocità di connessione è determinante per incoraggiare l’adozione delle tecnologie avanzate” spiega il presidente della Camera di commercio di Roma e di Unioncamere Lazio, Lorenzo Tagliavanti.
“Anche per questo abbiamo avviato nell’ultimo triennio – ricorda Tagliavanti – un importante programma formativo, che è già diventato una best practice in Europa, volto a migliorare la capacità digitale del personale camerale e metterlo nella condizione non solo di aiutare in modo sempre più efficace il passaggio delle imprese al 4.0 ma anche di contribuire al processo di trasformazione digitale in atto nella Pa ”.