Dinamica dei prestiti bancari. Ad ottobre 2022, i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 3,4% rispetto a un anno fa (4,3% a settembre). Lo fa sapere attraverso una nota l’Abi (Associazione bancaria italiana) spiegando che tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a imprese e famiglie (calcolati includendo i prestiti cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio, variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni).
A settembre 2022, per i prestiti alle imprese si registra un aumento del 4,4% su base annua. L’aumento è del 4,2% per i prestiti alle famiglie.
Tassi di interesse sui prestiti. Ad ottobre 2022, nonostante i rialzi dei tassi BCE, i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento permangono bassi e registrano le seguenti dinamiche: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,78% (2,47% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è pari al 2,55% (2,00% il mese precedente; 5,48% a fine 2007); il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è il 2,73% (2,26% il mese precedente, 5,72% a fine 2007).
Qualità del credito. Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) – spiega Abi – a settembre 2022 sono 16,2 miliardi di euro, sostanzialmente stabili rispetto al mese precedente, ma in aumento di circa 0,8 miliardi rispetto a settembre 2021, anche se in calo di 72,6 rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi; cfr. Tabella 3).
Il valore del rapporto sofferenze nette su impieghi totali è lo 0,92% a settembre 2022 rispetto allo 0,89% di settembre 2021 (4,89% a novembre 2015).