A Milano l’indice delle blue chip, il Ftse Mib, nei primi scambi della seduta odierna, passa di mano a 19.756,27 punti, con un +0,62%. Andamento simile anche per Cac40 e Dax, in rialzo rispettivamente dello 0,47 e dello 0,87%. Chiuso ieri per festività, a Londra il Ftse100 arretra dello 0,32%.
A Piazza Affari riflettori ancora una volta puntati su Telecom Italia (+1,3%) dopo che il Cda della società, e quello della Cassa depositi e prestiti, hanno dato il via libera preliminare alla creazione di una società unica della rete che combinerà gli asset infrastrutturali di Telecom con quelli di Open Fiber. Il cda di TIM ha dato il via libera all’accordo con Kkr e Fastweb per la nascita di FiberCop, newco che costituirà, fra qualche mese, la rete unica italiana. Il progetto prevede che questa sarà controllata congiuntamente da Cassa Depositi e Prestiti Equity e TIM.
Tra i bancari spiccano il +0,54% di Intesa Sanpaolo e il +0,44% di UniCredit. Avvio sprint anche per Mps (+1,08%) dopo che, secondo indiscrezioni, il Tesoro avrebbe ultimato il testo del decreto per la privatizzazione dell’istituto senese. Intanto, anche il prezzo dell’oro è tornato protagonista in questa settimana. La quotazione del metallo prezioso ha premuto sul pedale dell’acceleratore e ha dato vita a una nuova corsa verso i $2.000, già trovati all’inizio di agosto ma successivamente abbandonati. Lo spread tra Btp e Bund ha aperto a 147 punti base, in leggero calo rispetto ai 149 della chiusura di lunedì. Il rendimento del titolo decennale italiano è pari all’1,06%.