Le vendite di auto in Europa (Ue+Efta+Gb) sono ancora in calo a giugno. Lo rilevano i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei. Le immatricolazioni scendono del 24,1% rispetto allo stesso mese del 2019 a 1.131.843 di unità. Nei primi sei mesi dell’anno la discesa è stata del 39,5% a 5.101.669 unità. In Italia il calo a giugno è stato del 23,1% a 132.457 unità e nei primi 6 masi del 46,1% a 583.960 unità.
“Rispetto al calo di maggio (-56,8%) – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – il mercato europeo dell’auto in giugno è ripartito, ma una vera ripresa è ancora lontana e per colmare il divario con il 2019 il percorso è lungo ed accidentato. Tra l’altro il consuntivo del primo semestre vede tutti i mercati dell’area in profondo rosso con un calo minimo del 21,4% in Finlandia e massimo del 54,4% in Croazia.”
Il bilancio di metà anno. Va comunque notato – evidenzia il Centro Studi Promotor – che in giugno in un contesto ancora dominato da risultati fortemente negativi brilla una piccola luce. Viene dal mercato francese che mette a segno un incremento dell’1,2% sul giugno 2019. E’ il primo effetto del massiccio piano di incentivi varato dal Governo del Presidente Macron che ha destinato al sostegno dell’auto ben 8 miliardi. Nel consuntivo dei primi sei mesi anche il mercato della Francia è tuttavia ancora in profondo rosso, come d’altra parte quelli degli altri quattro paesi che insieme alla Francia si aggiudicano il 68,7% delle immatricolazioni dell’area. Il bilancio di metà anno vede infatti cali del 50,9% in Spagna, del 48,5% nel Regno Unito, del 46,1% in Italia, del 38,6% in Francia e del 34,5% in Germania.
La situazione in Italia. “Per quanto riguarda in particolare l’Italia – fa notare Gian Primo Quagliano – il terreno da recuperare è ancora moltissimo e non conforta certo il fatto che, mentre Francia, Germania ed altri paesi europei hanno già in vigore incentivi significativi per il rilancio del settore dell’auto, in Italia il Decreto Rilancio non prevedeva incentivi alla rottamazione per le vetture ad alimentazione tradizionale che nel 2019 rappresentavano il 92,4% delle immatricolazioni. “
“La lacuna è stata colmata da un emendamento presentato dall’On. Gianluca Benamati, e condiviso da maggioranza ed opposizioni, che prevede incentivi anche per le vetture Euro 6 particolarmente virtuose sul piano delle emissioni. Questo provvedimento entrerà però in vigore soltanto dal 1° agosto. E’ quindi lecito attendersi che le immatricolazioni in questo luglio saranno ancora al di sotto di quello dello stesso mese del 2019. Ed è comunque il caso di sottolineare – sottolinea Quagliano – che gli incentivi previsti dalla conversione in legge del Decreto Rilancio avranno un ruolo importante, ma per un rilancio vero del mercato italiano dell’auto già nel corso del 2020 occorre che il Governo approvi senza ulteriori indugi anche altre misure realmente efficaci per rilanciare l’economia.”