Chiude in positivo il 2019 il settore dell’assistenza alle auto per ciò che riguarda le attività di officina. È quanto emerge dal Barometro sul sentiment dell’assistenza auto, elaborato dall’Osservatorio Autopromotec sulla base di inchieste mensili condotte su un campione rappresentativo di officine di autoriparazione.
Il confronto. In dicembre la differenza tra la percentuale di autoriparatori che hanno indicato alto il livello di attività e la percentuale di autoriparatori che lo hanno valutato basso (saldo), è stata pari a +11. Si tratta del saldo positivo più alto del 2019. Con il dato di dicembre le attività di officina fanno segnare così un saldo positivo per il terzo mese consecutivo, dopo aver registrato prima una serie continua di valori negativi da gennaio ad aprile e poi una fase ad andamento altalenante, con saldi alternativamente positivi e negativi, da maggio a settembre.
I dati. Dal Barometro emerge anche la situazione per ciò che riguarda il livello dei prezzi di officina, che si è mantenuto basso per l’intero 2019. Nel dettaglio, in dicembre il saldo tra chi ha giudicato basso il livello dei prezzi e chi lo ha dichiarato alto è stato di -10. Si tratta di un dato che poco si discosta dai valori dei quattro mesi precedenti ed è complessivamente allineato a quello della media dell’intero anno 2019 (saldo -9).
Il Barometro sul sentiment del settore dell’assistenza auto traccia infine anche un quadro previsionale per i prossimi mesi. Per il volume delle attività di autoriparazione, secondo i giudizi degli interpellati espressi nel mese di febbraio 2020, si prevede un’inversione di tendenza con le attività proiettate verso un lieve calo, complice l’emergenza coronavirus. Il 18% degli autoriparatori dichiara infatti di attendersi una diminuzione dell’attività nei prossimi 3/4 mesi, contro il 15% che ritiene che vi possa essere un aumento, seppur in un quadro in cui la maggioranza (67%) indica una situazione di stabilità.
I prezzi. Viene confermata, invece, una lieve tendenza alla diminuzione. Infatti, coloro che si attendono un basso livello dei prezzi nei prossimi mesi sono di più di coloro che si attendono un alto livello dei prezzi (12% contro 4%), seppur, anche in questo caso, in un quadro in cui dominano giudizi complessivi di stabilità (84%).