Restano dubbi e incertezze sul caso Alitalia. Le tessere sul tavolo non sono sufficienti e Fs, alla vigilia della scadenza dell’offerta vincolante, fissata oggi, ne ha preso atto pur confermando la disponibilità ad andare avanti.
Il cda della società guidata da Gianfranco Battisti ha infatti riscontrato che, tra Lufthansa che non intende aprire il portafoglio e Atlantia che si sfila, non ci sono ancora le “condizioni necessarie” per il consorzio. Secondo il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli “c’è un margine” nelle trattative con Delta e Lufthansa. L’orientamento sarebbe quello di concedere una nuova proroga (l’ottava), purché l’intera operazione venga chiusa entro marzo 2020.
Il rischio liquidazione. Il board di Fs, da 13 mesi capofila della cordata per la nuova Alitalia, si è riunito per fare il punto sulla posizione dei partner coinvolti nelle trattative. Delta ha “confermato la disponibilità a partecipare all’equity” con 100 milioni per una quota del 10%; Lufthansa nella lettera ha “prospettato la disponibilità ad un accordo commerciale, ma non ad un ingresso immediato nell’equity”; infine Atlantia, pur restando disponibile a proseguire il confronto, non vede ancora realizzate le condizioni per l’adesione al progetto.
Le negoziazioni. Anche se non ci sono ancora le condizioni sufficientiper il consorzio, le Fs confermano “l’impegno e la disponibilità a proseguire le negoziazioni” e attendono le valutazioni dei commissari su come procedere. La possibilità di un “minimo” slittamento è stata già ipotizzata nelle scorse settimane dai commissari in audizione alla Camera, fermo restando l’obiettivo di chiudere entro il primo trimestre del 2020. Secondo Patuanelli, l’orientamento potrebbe essere il seguente: va mantenuto fisso “il closing entro marzo”, poi, “il fatto che ci sia una fase che si restringe tra il signing e il closing ci può essere, se si restringe quella fase per allungare la fase da oggi al signing”.
“Ritengo ci siano le condizioni che mi fanno essere parzialmente ottimista per quello che succederà nelle prossime ore”, afferma Patuanelli. Per la titolare dei trasporti De Micheli: “Lufthansa o Delta, siamo, con un po’ di realismo, però ragionevolmente ottimisti e positivi per la chiusura positiva della vertenza”. Ma non mancano le critiche, con Salvini che non crede in una soluzione e Fassina (Leu) che dice no alla proroga e suggerisce il passaggio degli asset a una società controllata dallo Stato.