A pochi giorni dalla scadenza del 15 luglio per presentare le offerte vincolanti per Alitalia, Atlantia ha voluto approfondire il piano della compagnia, facendo intendere una sua discesa in campo per il rilancio del vettore nazionale.
“Atlantia in Alitalia? È partner industriale serio.” Queste le parole di Matteo Salvini in un tweet, nel quale viene ribadito che il traffico aereo è “fondamentale” per un Paese come l’Italia che ha “nel turismo le sue risorse principali” e che “ci sono in gioco 11.000 posti di lavoro”. Resta intanto la questione Autostrade, insieme al countdown per una decisione finale. Il vicepremier Luigi Di Maio ha sottolineato che dovrà arrivare entro il 15 luglio, con un deciso pressing sulla società controllata dai Benetton.
“Atlantia comunica che il Cda della società preso atto dell’interesse della società controllata Aeroporti di Roma per una compagnia di bandiera competitiva e generatrice di traffico, ha dato mandato al Ceo Giovanni Castellucci di approfondire la sostenibilità ed efficacia del piano industriale relativo ad Alitalia”, fa sapere il gruppo in una nota, ribadendo che riferirà in una prossima riunione per “le opportune valutazioni”. Nel frattempo, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è detto fiducioso di poter “rispettare” il termine e “tutto il governo è proteso verso una soluzione che sia di mercato e industriale“.
Quanto alla quota, il quarto socio dovrà mettere almeno 300 milioni, pari a circa il 40% del capitale, per completare la cordata Fs-Mef-Delta e far decollare la Newco. Sembrano tramontate le aspirazioni dell’imprenditore colombiano German Efromovich e del presidente della Lazio Claudio Lotito, a cui Delta avrebbe chiesto come garanzia, secondo indiscrezioni, addirittura la stessa squadra di calcio. La compagnia americana oggi ha comunicato risultati record per il secondo trimestre, con un utile salito a 1,443 miliardi di dollari, in crescita del 39,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. Atlantia potrebbe entrare in Alitalia da sola oppure con il gruppo Toto, ancora in partita, e con una quota paritaria.