Le esportazioni italiane dei prodotti agroalimentari nel primo semestre del 2019 registrano un incremento, su base annua, del 5,5% per un valore che sfiora i 21,4 miliardi di euro. Tuttavia, va evidenziato che, dopo la spinta dei primi tre mesi, ad aprile e a giugno si sono verificati i primi segnali di cedimento. E’ quanto rileva l’Ismea nel report trimestrale ‘Agrosserva’.
A livello merceologico, l’export cresce per tutti i segmenti, a eccezione di quello della frutta fresca e trasformata, i cui prezzi sono tornati ai livelli normali dopo che le carenze produttive dell’annata precedente avevano indotto un loro aumento. – spiega l’Ismea – In volume tuttavia, diminuiscono le esportazioni dei derivati dei cereali, del florovivaismo, del lattiero-caseario e dell’ittico.
Sul mercato interno, è in aumento, nel semestre in esame, la spesa delle famiglie italiane per i prodotti agroalimentari. Un dato che assume ulteriore significato se si considera che il 2018 aveva chiuso con un deciso rallentamento del trend di crescita. – si legge nella nota – I dati sui consumi delle famiglie del Panel Ismea Nielsen, infatti, evidenziano un incremento complessivo della spesa dell’1,1% rispetto allo stesso semestre 2018.
Sul fronte dell’industria alimentare, la prima metà dell’anno ha visto un aumento produttivo del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2018, in decelerazione rispetto a quanto registrato a inizio anno, ma – conclude l’Ismea – comunque in controtendenza rispetto all’andamento del resto della manifattura (-1,1% l’indice manifatturiero nel complesso).