Torna il rischio stangata per i rincari dei pedaggi autostradali che scatterebbero dal primo settembre. Questo perché è saltata l’intesa per la sterilizzazione delle tariffe sulle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25. Dopo la fumata bianca nella riunione tra i rappresentanti del Mit e del Mef, alla presenza della concessionaria Strada dei Parchi Spa, del gruppo Toto, nel pomeriggio di ieri, durante il confronto di ratifica con l’Anas, l’accordo è venuto meno. A farlo sapere sono i vertici di Sdp, interpellati per avere un commento sul via libera del Piano economico finanziario, sul quale si attende il parere dell’Europa, e sull’esito della riunione con Anas.
Manca l’accordo. “Siamo molto soddisfatti dell’intesa sul nuovo piano economico finanziario al quale è stato dato il via libera nel giorni scorsi sia dal Cipe sia dalla Autorità per la regolazione dei trasporti. – spiega il vice presidente di Sdp, Mauro Fabris – Una intesa che si può definire ‘storica’ in quanto avviene sette anni dopo l’approvazione della legge 228 del 2012 e a dieci anni dal terremoto dell’Aquila. Al varo manca solo il parere dell’Europa. Non c’è invece, per ora, l’accordo per sterilizzare le tariffe dal primo settembre prossimo – continua Fabris, – in quanto Anas nell’incontro odierno si è opposta alla proposta di utilizzo delle rate del prezzo di concessione, come accaduto già in passato, per coprire i costi del blocco delle tariffe, in attesa dell’approvazione del nuovo Pef”.
Serve un valido intervento del governo. Secondo i vertici della concessionaria, serve un intervento legislativo del governo nazionale in grado di sbloccare una vicenda che sembrava risolta. “Occorre una norma su cui ieri si è registrato l’impegno di Mit e Mef, senza la quale il primo settembre saremo, nostro malgrado, costretti ad applicare l’aumento, già approvato dai ministri Delrio e Toninelli, che complessivamente è di circa il 19% – conclude Fabris – e da noi autonomamente sospeso fino al 31 agosto prossimo.”