Presentare il sistema produttivo italiano agli operatori esteri con la semplicità della lingua inglese e l’autorevolezza delle informazioni ufficiali garantite dalle Camere di commercio. Il tutto accompagnato da una user experience agile ed essenziale, con funzionalità di ricerca avanzate e la possibilità di ottenere report personalizzati, bilanci, elenchi di imprese o semplici informazioni puntuali sui 6 milioni di aziende italiane e i 10 milioni di persone che le amministrano. E’ questo il profilo del portale italianbusinessregister.it che è stato presentato la scorsa settimana nel corso della 28ª Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero.
La storia. Realizzato fin dalla nascita – nel 1996 – in modalità telematica da InfoCamere, per conto del sistema camerale, il Registro delle imprese è l’archivio ufficiale, completo e aggiornato, delle informazioni pubbliche relative alle imprese operanti in Italia, tenute per legge a iscriversi alle Camere di commercio. Da oggi, – fa sapere in una nota Unioncamere – grazie alla piattaforma italianbusinessregister.it, il Registro è consultabile dal pubblico internazionale attraverso una versione completamente disegnata per facilitare la ricerca e l’individuazione delle informazioni indispensabili per stabilire rapporti B2B affidabili tra operatori esteri e imprese italiane.
Dalla denominazione agli atti costitutivi, alle persone che ricoprono cariche al loro interno, – si legge nella nota – passando per ogni modifica intervenuta dopo la nascita e fino alle attività economiche svolte e alle sedi sul territorio e alle certificazioni ricevute, il Registro è il punto di partenza imprescindibile per ogni operatore che voglia conoscere il sistema produttivo italiano, dai grandi gruppi alle reti d’impresa e fino alle startup innovative, per verificare la veridicità delle informazioni su un cliente o un potenziale fornitore, o per individuare possibili partner per sviluppare il proprio business.
Nel mondo c’è ‘fame’ di Made in Italy. Come certificato dai principali motori di ricerca a livello globale, la domanda di “Made in Italy” sulla rete – precisa Unioncamere – è in costante crescita in questi anni. Anche per venire incontro a questa “fame” di informazioni verso le nostre eccellenze, da alcuni anni il Registro delle imprese delle Camere di commercio rilascia visure e certificati direttamente tradotti in inglese.
I dati. Al 30 settembre scorso, – si legge ancora nella nota – le richieste di questi documenti attraverso il portale nazionale www.registroimprese.it faceva registrare complessivamente 360.000 richieste di documenti ufficiali in inglese su imprese italiane, provenienti da 112 paesi nei cinque continenti. Nell’ordine, le richieste maggiori provengono da Regno Unito (18% del totale), Stati Uniti (11%), Germania (8%), India (6%) e Singapore (3%).
Ora è più semplice conoscere un’azienda italiana dall’estero. Grazie al report del Registro è più facile per un operatore straniero apprendere la situazione giuridica e le principali informazioni economiche di una società italiana: sarà in grado di ottenere, on line, un documento per lui sicuramente comprensibile e affidabile, provenendo da una fonte ufficiale.
Le società italiane coinvolte in attività di import-export saranno agevolate quando dovranno fornire la documentazione richiesta dalle autorità straniere. – conclude Unioncamere – La capacità di ottenere un rapporto di registrazione della società senza dover ottenere una traduzione giurata è, in effetti, un risparmio sia in termini di tempo che di denaro per l’azienda.