Nel Medioevo c’era chi si guadagnava da vivere esibendosi davanti ad un pubblico, intrattenendolo con musica, giochi, poesia, storie e danze. Era il giullare di corte, figura emblematica della storia, della letteratura e del teatro medievale, un’artista eclettico che disponeva di tecniche miste quali la parola, la mimica e la musica. Era un mimo, un giocoliere, un acrobata, un musicista, un cantante, un saltimbanco o un poeta. Era un affabulatore, un cantore, un attore che rallegrava banchetti e festini.
Col tempo la figura si è evoluta, specializzandosi nelle varie arti, e la professione di giullare si è persa. Ma se qualcuno, nel suo piccolo, avesse deciso di riscoprirla, rievocando un’antica arte ormai desueta?
È il caso di Giovanni, trent’anni passati ormai da qualche tempo ed una smisurata passione per la musica, la poesia e la letteratura. Dopo anni di studi di recitazione, comparse o piccoli ruoli in rappresentazioni teatrali ed una carriera che stenta a decollare, decide di mettersi a disposizione del pubblico, diventando un moderno giullare a domicilio. “Con tutta sincerità non so come mi sia venuta l’idea di “rispolverare” un mestiere così antico – confessa- Ho sempre avuto un forte interesse per l’arte, intesa nella sua accezione più ampia. Sognavo il teatro e speravo, un giorno, di poter portare in scena le rappresentazioni più diverse: tragedie, drammi, commedie brillanti, spettacoli in musica. Purtroppo, però, il mio è rimasto un sogno nel cassetto e il mio amore per la recitazione si è dovuto limitare al solo hobby, una passione per il tempo libero”.
“Se proprio dovessi individuare un inizio, un momento in cui ho pensato “Potrebbe funzionare”, forse indicherei una sera di tre anni fa. Ero in compagnia di amici nel locale di uno di noi. Dopo qualche ora e, forse, qualche birra di troppo, abbiamo inscenato una sorta di mini spettacolo. C’era chi cantava, chi raccontava barzellette, chi improvvisava piccoli balletti; non sempre con grandi risultati se devo essere sincero. Non eravamo professionisti, ma un gruppo di ragazzi che volevano divertirsi e far divertire – racconta l’aspirante attore- Quella sera mi esibii in un pezzo del mio repertorio comico”.
Tra gli involontari spettatori, però, qualcuno venne piacevolmente colpito dalle qualità artistiche e dall’intraprendenza di Giovanni, tanto da avanzare una richiesta. “Si avvicinò un signore, che, dopo essersi complimentato per il mio sketch, mi spiegò che qualche giorno più tardi avrebbe organizzato un party e mi chiese se ero intenzionato ad intrattenere i suoi ospiti – spiega l’uomo- Inizialmente pensai si trattasse di uno scherzo, ma poi capii che era una vera proposta”.
“Preparai uno spettacolo misto di comicità, musica e poesia. Un mix tra canzoni e cabaret, con una parte più “alta” dedicata a componimenti poetici e letterari. Se vogliamo, la mia funzione in quell’occasione ricordava molto quella del giullare, una figura medievale dall’estrema varietà delle sue prestazioni, che doveva intrattenere la corte: una sorta di addetto ai suoi piaceri. Era colui che conosceva e praticava le diverse arti: dalla musica alla danza, dalla poesia alla mimica”.
La rappresentazione messa in scena da Giovanni ebbe il successo sperato, tanto che, qualche settimana più tardi, al ragazzo arrivò una telefonata. “Uno degli invitati alla festa mi chiese la disponibilità per ripetere la mia esibizione in un evento da lui organizzato – confida- Da allora, sono quasi tre anni che, seppur saltuariamente, tengo dei piccoli spettacoli su richiesta, a domicilio, dove cerco di unire le varie forme di arte per allettare il mio pubblico”.