Alex Shigo, padre della moderna arboricoltura, sosteneva che gli alberi fossero molto più di semplici pezzi di legno. “Sono esseri viventi in attività durante tutto l’anno” e, come tali, hanno bisogno di cure ed attenzioni. Ecco perché da alcuni anni si sta diffondendo anche da noi una particolare tecnica di arrampicata su pianta, nata negli Stati Uniti, per realizzare operazioni di potatura, abbattimento, consolidamento ed ancoraggio.
I tree climber sono dei veri e propri chirurghi degli alberi che, partendo da una complessa ed approfondita conoscenza dei meccanismi vegetali, si occupano della salute e della valutazione di stabilità delle piante. Professione particolare, certo, ma se si pensa che, in qualità di esseri viventi, anche le piante possiedono una loro fisiologia ed un ciclo di vita diverso da albero ad albero, si comprende come abbiano bisogno di cure ed attenzioni particolari. Cure che possono essere effettuate solo da professionisti.
Ma tree climber non ci si improvvisa. La professione di scalatore degli alberi richiede una grande forma fisica, una profonda conoscenza dell’arboricoltura ed una forte passione per il verde e per il contatto con la natura. “È un lavoro fisicamente faticoso, anche perché lo si pratica tutto l’anno, all’aperto e alle intemperie – spiega Alessandro Zanola – Le piante, inoltre, non reagiscono mai allo stesso modo”.
Amare la natura – Alessandro, un amante del verde che come professione ha scelto di arrampicarsi sulle piante, come lui stesso ama definirsi, da undici anni si dedica al tree climbing. Dopo la scuola di specializzazione ed esperienze di lavoro negli USA, ha deciso di proseguire il suo percorso qui in Italia, “A Brescia siamo in pochissimi, i migliori arboricoltori sono in America, Inghilterra e Germania”, anche se questa tecnica, accompagnata da un particolare rispetto e sensibilità verso la natura, sta iniziando a prendere piede in diverse regioni italiane.
L’arrampicata, effettuata in completa sicurezza, permette un contatto più diretto con la pianta ed una visione d’insieme dettagliata che consente una potatura mirata ed oculata. “A volte si vedono dei lavori operati frettolosamente e senza alcun rispetto per la pianta, che potrebbe non riprendersi più” afferma Alessandro. Tale noncuranza è spesso dovuta ad una lacuna, ancora persistente, della conoscenza del mondo vegetale. In Italia, infatti, non esiste ancora una vera e propria cultura del verde.