“Mi chiamo Mike Rowe e questo è il mio lavoro. Vado in giro per il paese alla ricerca di persone che non hanno paura di sporcarsi le mani. Uomini e donne il cui duro lavoro permette a tutti noi di vivere in un mondo più civile. Preparatevi a sporcarvi le mani!”.
Proprio così! Il cinquantaduenne conduttore americano, Mike Rowe, gira il mondo alla scoperta dei lavori più strani ed impensabili, seppur doverosi e necessari, del pianeta, raccontando professioni insolite attraverso la testimonianza diretta dei lavoratori. Il suo programma televisivo “Lavori Sporchi”, in onda su DMAX, è diventato un vero e proprio cult arrivato ormai alla sesta edizione. Si entra così nel mondo dei pulitori di morchie, una mistura viscida di acqua torbida, olio, grasso e polvere che gli autobus catturano durante il loro tragitto nelle strade cittadine. Un lavoro sporco nel vero della parola, fatto di ore aspirazione, spalatura e pulizia dello scarico.
Poi c’è Dan, il vomitologo, che raccoglie cibo rigurgitato dai gufi. Il perché di questa stravagante professione lo spiega lui stesso: “Serve per le ricerche scolastiche ed universitarie. Io raccolgo il rigurgito dei gufi e lo confeziono, poi gli studenti aprono la pallottola di cibo rimesso e la studiano”.
E che dire del pulitore di teschi e scheletri? Trasformare una carcassa in decomposizione in un pezzo da museo è il lavoro di Jay. I resti dell’animale vengono immersi in un bollitore per facilitare l’operazione di divisione della carne dallo scheletro. Una volta lavati e staccata quanta più parte di tessuto possibile dalle ossa, i pezzi vengono “affidati” al lavoro degli scarafaggi. Posti in una teca, inizia l’ultima fase del processo di distacco della carne, prima di essere immersi nelle vasche chimiche di sbiancamento.
Altrettanto curiosa la professione di inseminatore di tacchini. Paul e il fratello, ultimi di cinque generazioni, aiutano i gallinacei a riprodursi nel loro allevamento. “Non riescono ad accoppiarsi naturalmente perché fisicamente sono troppo grandi – spiega l’allevatore – Sono nutriti molto per far si che abbiano un petto ampio, ma questo impedisce loro l’accoppiamento”. Per questo, un volta immobilizzato il tacchino, attraverso un piccolo tubo Paul aspira lo sperma per poi inserirlo in una provetta.
Decisamente originale il servizio offerto dalla Tidee Didee di Sacramento, in California. L’azienda offre un servizio di pulizia pannolini. Ogni settimana un addetto alla raccolta gira i quartieri della città in cerca dei “sacchi azzurri”, buste in cui vengono posti i pannolini di tessuto. “Il primo vantaggio riguarda l’ambiente: a differenza dei pannolini usa e getta, quelli di tessuto non finiscono in discarica, ma vengono recuperati. Inoltre provocano meno irritazioni ai bambini” spiega un lavoratore dell’impresa. Una volta arrivati allo stabilimento, i pannolini vengono contati, classificati per tipo e divisi. Si passa così al lavaggio e all’asciugatura, prima di essere piegati e restituiti.
Ma l’elenco dei lavori sporchi non finisce qua. Nel mondo esistono raccoglitori di feci di pipistrelli e vermi, analizzatori di vomito della civette, collaudatori di tute anti-squalo, collaudatori di gabinetti, sterminatori di parassiti, pulitori di serbatoi, raccoglitori di sterco di mucca e di sperma di cavallo e molti altri.