“L’Umbria che meriti” è lo slogan che l’accompagnerà per tutta la durata della campagna elettorale, ma a meno di un mese dal 27 ottobre, gli obiettivi della candidata del centrodestra per le Regionali umbre, l’avvocato Donatella Tesei, sono più chiari che mai. Tra le parole chiavi del suo programma politico occupano uno spazio di prim’ordine il merito e la ripresa economica, da realizzare attraverso investimenti trasversali nelle imprese e nelle infrastrutture.
“Il merito prima di tutto”. È questa la base del programma politico con il quale Donatella Tesei si prepara ad affrontare le elezioni del 27 ottobre. Candidata del centrodestra unito alla presidenza dell’Umbria, Tesei parla di quest’ultima nei termini di una regione che necessita di essere ricostruita e immagina di farlo attraverso una linea di governo prettamente meritocratica. “Il merito si coniuga in tutti i settori della vita regionale – ha infatti dichiarato Tesei – dalla sanità allo sviluppo economico, rispetto al quale i dati per la nostra regione sono estremamente negativi”. A questo proposito la senatrice ha ricordato infatti come con “un Pil tra i più bassi in Italia” e “un elevato tasso di disoccupazione giovanile” il presente dell’Umbria sia tutt’altro che roseo.
“Ricostruiamo il futuro dell’Umbria”. Ma come? A questa domanda la risposta di Tesei guarda soprattutto al tessuto economico della regione: “Le nostre priorità sono quelle della semplificazione, con un’attenzione particolari alle infrastrutture, sia quelle fisiche, come strade, aeroporti o ferrovie, sia quelle digitali, con una rete digitale veloce in tutta la regione per portare avanti lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese.” Non poteva mancare il riferimento ai recenti fatti di corruzione che hanno interessato la sanità umbra e portato alle dimissioni della giunta Marini. Non è infatti più ammissibile, a detta della candidata del centrodestra, che venga privilegiato chi gode di “appartenenze particolari”; è necessario invece, ha poi aggiunto Tesei, “consentire a tutti di poter partecipare alla vita attiva amministrativa e operativa della regione in virtù delle loro competenze”.
“Le accuse di diffondere odio? Non mi toccano”. Non è certo una novità, che il modus operandi di Salvini e in genere della Lega, il partito che ha proposto la stessa Tesei alla presidenza della regione, sia stato più volte accusato di seminare paura e odio. Per quanto riguarda l’Umbria, l’ultimo a pronunciarsi in questi termini è stato il commissario del Pd, Walter Verini. “Per me sono slogan politici. Non capisco a quale odio si riferiscano” ha però risposto sicura Tesei e a proposito della presenza del leader del Carroccio in diversi appuntamenti della sua campagna elettorale ha chiarito: “Salvini viene in Umbria per sostenere la ripresa di questa Regione […], io vado avanti nella mia campagna elettorale, basata sui contenuti e il programma. Anzi, ho un approccio molto aperto e collaborativo con tutti gli artefici del futuro della nostra regione, a partire dai funzionari pubblici, nessuno escluso”.
A proposito dell’alleanza Pd-M5S anche alle regionali umbre, concretizzatasi nel nome dell’imprenditore Vincenzo Bianconi, l’opinione di Tesei riflette a pieno quella che è la posizione di tutta la Lega e più in generale delle forze di destra. “Secondo me questa unione Pd-M5S non può giustificarsi, non solo in Umbria” va dritta al punto Tesei. Stando alle sue parole, la lista congiunta dei due partiti avversari non rappresenterebbe quindi una minaccia, in quanto certa che “gli umbri saranno in grado di poter capire cosa significhi tutto questo.” Ma la corsa verso Palazzo Donini è tutt’altro che conclusa, soprattutto se si guarda all’ultimo sondaggio condotto da YouTrend per Agi: sebbene il nome più gettonato sia risultato proprio quello di Tesei (47,1%), i nemmeno quattro punti che la separano da Bianconi (43,2%) non rappresentano di certo una distanza di sicurezza affidabile. La partita è ancora tutta da giocare.