“Sono stati bravi gli operatori di Riccione, hanno tenuto duro, hanno puntato su ciò che sanno fare meglio degli altri”. Con queste parole i primi di luglio, il sindaco di Riccione, Renata Tosi (FdI-FI-Lega Nord), commentava i dati positivi sugli hotel della città relativi ai mesi di luglio e agosto, nonostante l’ombra minacciosa, tutt’altro che passata, del Coronavirus.
Sì, perché la “Perla Verde dell’Adriatico” sembra essere riuscita a reggere botta e con lei il suo turismo, tra i settori strategici più proficui del comune riminese. Ma non è tutto oro ciò che luccica: dai timori legati al caso della diciassettenne positiva al Covid in vacanza con la madre a Riccione – 40 ragazzi venuti in contatto con lei residenti tra Riccione e Modena sono stati messi in isolamento – alle polemiche sulla Notte Rosa, quella 2020 si conferma essere un’estate tutt’altro che normale, anche in una delle più famose città della Riviera Romagnola.
Camere occupate tra il 70 e l’85%. I dati parlano chiaro: il turismo in Riviera Romagnola, e soprattutto a Riccione, è ripartito a pieni motori. Dopo una primavera critica, a causa del lockdown imposto dall’emergenza sanitaria in corso, trascorsa nella paura gli hotel sarebbero rimasti vuoti, i dati di luglio e le prenotazioni per agosto hanno riacceso la speranza tra gli albergatori – e in genere tra tutti coloro che lavorano nel comparto turistico – di Riccione. Secondo quanto riporta “La Piazza”, sono gli stessi albergatori a parlare di una situazione “oltre le aspettative”: “Da metà giugno si sta lavorando – conferma Ivan Neri (Hotel Atlantic) – noi abbiamo recuperato l’80% anche se devo dire che rimane molta attenzione nel weekend. Per agosto siamo già al 50%, ma siamo ottimistici, guardiamo avanti e crediamo che nonostante tutto siamo in forte ripresa”.
Il turismo d’altronde è sempre stato uno dei fiori all’occhiello dell’economia della Riviera. Sono state infatti ben più di 37 milioni e 152 mila le presenze registrate tra il gennaio e l’agosto 2018, di cui ben 8 milioni straniere. Eppure, nonostante l’evidente crollo subito dagli arrivi dall’Estero in Italia, a Riccione le cose sembrano andare meglio del previsto. Ovviamente, le conseguenze della pandemia ci sono e si fanno sentire: il Sole 24 Ore lo scorso 13 luglio sottolineava come a peggiorare la situazione sia il forte calo dei turisti provenienti da Milano e Bergamo, tra le città più drammaticamente colpite dal Covid. Eppure, nonostante le ineliminabili difficoltà del momento, nel famoso comune riminese le spiagge e gli hotel hanno ripreso a riempiersi, anche se soprattutto nei week-end e da turisti provenienti per lo più dall’alta Emilia e dal Nord Italia.
Non mancano però le polemiche e gli scontri, anche tra le stesse città della Riviera. L’ultima, ancora in atto, riguarda la celebre Notte Rosa, l’appuntamento che annualmente colora l’estate in Riviera di eventi, musica e divertimento. Anche per quest’anno infatti il Capodanno dell’estate è stato confermato, sebbene in una formula diversa, studiata per evitare situazioni a rischio: non un’unica notte, ma un’intera settimana – dal 3 al 9 agosto – di piccoli eventi, non solo sulla costa, ma anche nell’entroterra. “Una soluzione molto soft” l’ha definita l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, che tuttavia non sembra convincere affatto Tosi: la sindaca di Riccione infatti è stata l’unica tra i primi cittadini della Romagna a dissentire con questa decisione, chiedendone il rinvio al 2021 o l’attuazione di “un protocollo sanitario pensato per l’evento”. Ma la Notte Rosa ci sarà e – promettono Corsini e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi (Pd) – nel rispetto della sicurezza dei cittadini.