“Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il premier terrà una prima informativa con i presidenti dei gruppi parlamentari domani 25 febbraio.
“Putin ritiri le sue forze”. “L’Italia condivide la posizione dei nostri alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi, ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e utile. Ma l’esperienza di questi giorni mostra che le azioni del governo russo rendono, di fatto, questo dialogo impossibile”. Lo dice il premier Mario Draghi parlando a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri.
“L’Italia, l’Ue e tutti gli alleati chiedono al presidente Putin di mettere fine immediatamente allo spargimento di sangue e di ritirare le sue forze al di fuori dei confini dell’Ucraina, in modo incondizionato”, ha aggiunto il premier.
“Decideremo sanzioni molto dure”. Draghi, dopo aver espresso “solidarietà piena e incondizionata del popolo e del governo italiano al popolo ucraino e al presidente Zelensky”, in vista della riunione del G7 di oggi ha annunciato: “Decideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia”.
Il premier ha poi spiegato: “Con gli alleati della Nato ci stiamo coordinando per potenziare immediatamente le misure di sicurezza sul fianco est dell’alleanza e stiamo rafforzando il nostro già rilevante contributo allo spiegamento militare in tutti i Paesi alleati più direttamente esposti”.
Draghi ha ricordato che “la nostra ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le autorità ucraine anche a tutela dei circa duemila italiani residenti, in massima allerta pronta ad adottare ogni misura necessaria”.
Mattarella convoca Consiglio supremo della Difesa. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per oggi alle ore 16.30.
Domani ci sarà anche l’informativa del premier in Parlamento. Domani alle 10.30 il premier Mario Draghi terrà una informativa nell’aula della Camera. Le comunicazioni, quindi con un voto dell’assemblea, sono previste martedì alle 15.30 a Montecitorio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo. Dopo l’intervento a Montecitorio, il presidente del Consiglio terrà alle 12.30 una informativa anche in Senato sul conflitto tra Russia e Ucraina. È stata inoltre convocata alle 10 a Palazzo Chigi una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica.
Riunione urgente all’Unità di crisi della Farnesina. Il Ministro degli esteri Luigi Di Maio ha convocato all’unità di crisi della Farnesina una riunione urgente di coordinamento, in video call partecipa anche l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo.
La Farnesina convoca l’ambasciatore russo. “Il segretario generale del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina su istruzioni del ministro Luigi Di Maio l’Ambasciatore della Russia presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov”. Lo fa sapere tramite una nota la Farnesina.
Sequi, continua il comunicato, “ha espresso al diplomatico russo la ferma condanna del governo italiano per la gravissima, ingiustificata e non provocata aggressione di Mosca ai danni dell’Ucraina, che costituisce una chiara e netta violazione del diritto internazionale”.
Il vicepresidente della Camera: “Fico si sta attivando per presenza di Draghi in Aula”. “Ho appena sentito il presidente Fico che si sta attivando per una data utile per la presenza del presidente del consiglio, compatibilmente con gli impegni del momento e quelli internazionali”. Così il presidente di turno alla Camera, Andrea Mandelli, rispondendo alla richiesta dei gruppi parlamentari che chiedono che il premier venga a riferire su quanto sta accadendo in Ucraina.
Letta (Pd): “Putin porta mondo su strada della follia, ora no all’ambiguità”. Quella decisa invadendo l’Ucraina è una “strada di follia rispetto alla quale il presidente Putin in modo ingiustificato sta portando l’Europa e il mondo”. Il segretario del Pd Enrico Letta lo dice al Gr1. “Ma non bisogna essere arrendevoli e cedevoli, non c’è spazio per ‘terzismi’ e ambiguità, c’è spazio per una reazione ferma perché sono in gioco i principi che sono alla base della nostra convivenza civile e della stessa vita dell’Europa”, avverte Letta. Il segretario dem ha anche lanciato l’idea di una protesta davanti all’ambasciata russa: “Oggi pomeriggio proponiamo di ritrovarci alle 16.00 di fronte all’ambasciata russa a Roma per esprimere la nostra ferma condanna dell’invasione russa dell’Ucraina. #StopInvasioneRussa #UcrainaLibera”, ha scritto Letta su Twitter.
– Agenzia DiRE –